Vincitrice di giornata: la puntata di TIC serie B: giusto un anno fa, avevamo ascoltato una delle più drammatiche puntate della nostra trasmissione preferita. Quella in cui ci venne raccontata la morte dello sfortunatissimo Morosini rimane uno dei punti più alti della radiofonia degli ultimi anni, grazie anche alla straordinaria, ma umanissima professionalità del compianto Alfredo Provenzali e di un grandissimo Antonio Monaco. Il destino ha voluto che, un anno dopo, assistessimo a quella che è stata (stavolta solo dal punto di vista sportivo) la miglior puntata del sabato di tutta la stagione ed una delle migliori in assoluto. Tutti (più o meno) bravissimi, anche grazie alla pioggia di gol, quasi tutti raccontati in cronaca: dal solito eccellente Barchiesi, ad un Mazzeo in crescita costante, al fenomenale Del Vecchio, al rientrante Russo (ottimo anche la domenica), al signorile Cappella, al confusionario ma generoso Zennaro, al perfetto Brughini. Davvero un pomeriggio da ricordare.
Top
Enzo Del Vecchio: un paio di protagonisti della puntata di sabato vanno in ogni caso trattati anche a parte. Ricordo che tanti anni fa, Del Vecchio commentò un Bari-Fiorentina che ebbe andamento esattamente speculare a quello della partita di sabato: da 3-0 per il Bari a 4-3 per la Viola. Ma allora i pugliesi erano già retrocessi e non ci fu il pathos di questa settimana. Del Vecchio era partita benissimo già nel primo tempo; nella ripresa sulla pazzesca rimonta dei Galletti abbiamo temuto per le sue coronarie, visto il tono di voce che aumentava ad ogni marcatura dei biancorossi. E, tanto per non farsi mancare nulla, Del Vecchio ha anche pensato di “vendicare” i suoi colleghi, talvolta ripresi da Corsini, rispondendo piccato al conduttore che in apertura di secondo tempo non gli aveva dato la linea (facendo così saltare il terzo gol del Lanciano). Giornata da incorniciare.
Tarcisio Mazzeo: come detto, in crescita costante. Sempre ottimo come seconda voce, mi era sembrato che quest’anno talvolta fosse un po’ carente in cronaca (ed in serie B aveva combinato più di qualche pasticcetto). Invece, è andato alla grandissima sabato (e finalmente ha potuto dilungarsi un pochino su un gol di pregevole fattura (cit.) come quello di Ebagua), ed ancora meglio è andato domenica, dove l’incastro dei collegamenti gli aveva assegnato una delle partite di cartello. Non so ancora se fra un paio di settimana passerà alla solita motocicletta per commentarci il Giro d’Italia; certo che ad un Mazzeo su questi livelli è davvero un peccato rinunciare.
Giuseppe Bisantis: altra fine settimana di grazia per Bisantis, chiamato a confrontarsi sia con la zona salvezza sia con i futuri Campioni d’Italia. La partita di Pescara offre molteplici spunti e grandi emozioni: spalleggiato da un ottimo Monaco, Bisantis riesce sempre a mantenere un ottimo ritmo, che come risultato dà una delle sue migliori prestazioni stagionali. Molto bravo anche nella posticipo dell’Olimpico: facile nel primo tempo, dove succedono parecchie cose, più difficile nella ripresa, dove comunque riesce ad evitare quel “rischio cantilena” che talvolta ne affligge le cronache. Da menzionare anche un Fortuna in grande spolvero, come gli è quasi sempre capitato quest’anno nelle prestazioni da seconda voce.
Flop
Massimo Zennaro: come detto, mi è sembrato il più a disagio nel pirotecnico sabato di B. Nonostante il continuo botta e risposta fra Padova e Cittadella, la sua cronaca è rimasta quasi sempre un pochino “sotto le righe”. Travolto dalla verve di Del Vecchio gli è pure scappato un “pareggio del Bari” sul 3-3 del Padova. Non molto meglio neanche durante Chievo-Catania, ma in questo caso mi sembrerebbe ingeneroso fargliene una colpa. Come lui stesso ha più volte sottolineato, si è trattato della “classica partita di fine stagone” e, come si sa, tentare di raccontare il nulla è impresa improba anche per cronisti di livello come il buon Massimo.
Emanuele Dotto: quando commenta le squadre genovesi, mantiene sempre un certo apprezzabilissimo “understatement” che spesso e volentieri sfocia nella critica caustica, ancorché gradevole (e questo è il lato positivo della sua cronaca di domenica). Solo che talvolta si fa prendere un po’ troppo la mano e trasmette al suo racconto un certo tono da “de profundis” che diventa perfino eccessivo. Era successo nell’integrale del derby di andata; è successo anche nella partita di ritorno, dove comunque si è notato meno, grazie anche al fatto che non era obbligato a restare sul pezzo per novanta minuti. Nei derby genovesi, penso si possa tranquillamente dire (sempre con il massimo rispetto) che Dotto è ampiamente rivedibile.
Roberto Antoniutti: impegnato dalle 18.30 per la puntata “allargata” di Tuttobasket, il buon Roberto si districa più che dignitosamente nella partita del Taliercio fra Venezia e Caserta (segnaliamo invece che Rivalta, dopo i fasti pallavolistici di Macerata-Latina, sembra essere ripiombato nello stato vagamente catalettico che ne caratterizza spesso le cronache: speriamo che il derby Montegranaro-Pesaro di domenica lo rianimi un po’). Purtroppo cade piuttosto fragorosamente nel finale punto a punto. Anche in questo caso: è sicuramente difficile raccontare un finale di una partita di pallacanestro quando diventa in sostanza una processione di tiri liberi, però ricordiamo cronache di Barchiesi o De Lorenzo che anche in questi frangenti riescono sempre a mantenere viva l’attenzione di chi ascolta. Antoniutti, novello Cucciolla, sembrava invece stesse declamando “L’Aquilone”…
0 commenti:
Posta un commento