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lunedì 4 febbraio 2013
17:53

La Radio-Pagella 2012-2013 Puntata 26

di Francesco Furlan

Quello che è terminato ieri è stato forse, dal punto di vista dello sport alla radio, uno dei week-end più divertenti ed emozionanti degli ultimi anni. Innumerevoli sarebbero gli spunti per le pagelle. Cito a caso: il nostro Luca Anzanello (finalmente soddisfatto, spero, per la vittoria interna di Conegliano, o meglio per il suicidio di Bologna nell’ultimo set) nominato da Dotto durante Sabato Sport (con tanto di Cima al seguito); il “non ci credo” di Barchiesi sulla sanguinosa papera di Goicoechea che ha indirizzato la partita dell’Olimpico; l’eroismo di Manuela Collazzo ed Ettore De Lorenzo per le loro cronache che, nonché da Forlì e Caserta, devono essere andate in onda da qualche sperduto campo base sul Nepal.
Ma il vincitore di giornata, non può essere che:

Paolo Pacitti: come potrebbe essere altrimenti ? Chiamato in causa con forse troppa parsimonia durante Tutto il Calcio (ma non mi sento di tirare la croce addosso a Corsini: la giornata era davvero scoppiettante e senza un attimo di pausa), è comunque fortunatissimo nel prendere in diretta la meta di Parisse. Nella seconda parte di Domenica Sport la fa quasi da mattatore, con una lunga diretta degli ultimi minuti. Soffre (e noi con lui) sull’ultimo, lunghissimo assedio dei cuginastri francesi, ed esplode sul fischio finale che decreta l’inattesa ma strameritata vittoria degli Azzurri. Giornata memorabile per il nostro rugby ed anche per la sua voce radiofonica ufficiale. Speriamo che adesso ci si possa concedere il bis sabato prossimo, in quel di Edimburgo.

Top
Emilio Mancuso: da brutto anatroccolo a…germano reale (cigno mi sembrerebbe un poco esagerato). Ammetto serenamente che la scorsa settimana, avevo ritenuto il suo intermezzo sciistico durante il finale di Bologna-Roma la più inopportuna interruzione di integrale degli ultimi anni. Invece, nella fine settimana tennistica dal PalaVela di Torino, Mancuso non ha sbagliato un colpo. Intendiamoci, non siamo ancora sui livelli della mai sufficientemente rimpianta Laraia (e chissà se ci arriveremo mai), però stavolta tutti gli interventi da venerdì a domenica sono stati precisi ed esaustivi. E diamo anche atto a Mancuso di aver detto a chiare lettere che ieri Seppi non ne ha azzeccata una: è piuttosto inconsueto sentire critiche molto nette quando giocano le nostre rappresentative nazionali; stavolta Mancuso lo ha fatto e per questo lo applaudiamo. E adesso, sotto con lo sci: Emilio, non ci deluda!

Riccardo Cucchi: quando il gioco si fa duro, Riccardo c’è sempre. Già su livelli di eccellenza durante la cronaca di Parma-Napoli la settimana scorsa, ieri ci ha descritto in modo impareggiabile le emozioni di una partita assai effervescente come Genoa-Lazio. Tra l’altro, ha preso in diretta tutti e tre i gol dei grifoni (facendosi un po’sorprendere solo sulla seconda segnatura: del resto il tiro di Bertolacci è stato davvero improvviso), descrivendo con la consueta maestria tutte le fasi di gioco, sia nella prima parte dominata dai rossoblu, sia nella grande rimonta laziale, frustrata solo nel finale. Altro che soporifero, come qualcuno afferma: Cucchi rimane sempre il numero uno per precisione di racconto e misura.

Gianfranco Coppola: il poeta Coppola ritorna a deliziare la platea. Ammetto che oramai poco mi cale di chi sia la prima voce durante le integrali dal “S. Paolo”. Basta che ci sia Coppola e si può essere sicuri che la serata sarà, almeno radiofonicamente, divertente. Quest’anno ha già dato spettacolo con almeno tre colleghi diversi: Bisantis (Napoli-Milan); Dotto (Napoli-Bologna) e Delfino (Napoli-Pescara e Napoli-Catania). In ottima forma già durante il pre-partita, dove maltratta impietosamente la non-copertura dello stadio (a proposito: Delfino deve oramai aver fatto l’abitudine ai pre-partita accompagnati dal diluvio…), sgancia poi una perla dopo l’altra durante la radio-cronaca dell’incontro. Si prende la soddisfazione di battere Delfino nel gioco di società preferito dal radiocronista romano, quando indovina in extremis la sostituzione di Hamsik. E non manca neanche il doveroso ricordo (cui ovviamente mi unisco anch’io) per Carmelo Imbriani, in lotta contro una brutta malattia. Oramai anche per Coppola vale lo slogan: un nome, una garanzia.

Flop
Federica Balestrieri: cara Federica, come dire…Lei non ha proprio il senso della misura. Ma come, l’imperatore del mercato Galliani Le dà l’altro onore di partecipare alla conferenza stampa per la presentazione di Balotelli e Lei se ne esce con una domanda sulla vecchia dichiarazione di Berlusconi a proposito di Balotelli “mela marcia” ? Mi spiace, Lei ha sbagliato la prima domanda (cit.). Dalle parti di Milanello si possono sentire solo domande intelligenti tipo “Mister, ha più pancia Robinho o Mexes ?” “Mario, sei contento di poter indossare finalmente questa maglia ?”. Peraltro, la domanda assolutamente fuori luogo fatta da Lei, ha provocato un evidente imbarazzo fra tutti i presenti, costringendo Galliani ad una delle più epiche arrampicate sugli specchi degli ultimi decenni. Va beh, Federica, torni a fare la Formula Uno, va. La carriera di giornalista calcistica deputata a seguire il Milan, Le verrà definitivamente stroncata sul nascere…(PS: se non si fosse capito, il flop è ironico: cento a lode alla Balestrieri, onta, vergogna e raccapriccio per le domande che vengono poste durante certe conferenze stampa; e non solo quelle che riguardano il Milan, anzi…).

Umberto Avallone: in una stagione complessivamente di ottimo livello, il buon Umberto è incappato a mio avviso in una giornata non brillantissima. Sabato pomeriggio ha confermato ancora una volta che non si trova molto a suo agio nelle cronache calcistiche (peraltro, gli riusciva davvero difficile pronunciare correttamente il nome dello stadio di Novara, dato che per almeno tre volte gli è scappato il nome di “Pola”, che evoca altri tipi di ricordi) ed anche domenica è sembrato sempre un poco dimesso, forse anche a causa del non moltissimo spazio lasciatogli da Repice. Nulla di grave, la sua stagione rimane largamente positiva.

Il blob dei gol: ecco, ci risiamo. Era troppo bello che la giornata di ieri potesse finire sentendo anche il blob a conclusione di Domenica Sport. Niente da fare, incombevano altri e ben più importanti impegni. In effetti, gli ultimi cinque di minuti di trasmissione se ne sono andati per una decisiva considerazione sul calcio mercato “elettorale” di Berlusconi (considerazione di cui si sentiva la mancanza, dato che negli ultimi cinque giorni l’avremo sentita solo 562 volte…) e per una importantissima domanda di Mazzeo ad Allegri sul rigore che ha deciso Milan-Udinese. Suvvia, perfino un osservatore equilibrato e distaccato come il sottoscritto, che quando si parla di Milan è sempre imparziale e sereno, non avrebbe avuto difficoltà ad affermare che si trattava di un rigore evidentissimo e sacrosanto…ecco, invece del blob beccatevi questa. Così imparate a star svegli fino alle 23.30.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

"La sua [di Avallone] stagione rimane largamente positiva".
E' giusto essere cauti nei giudizi, però, suvvia, non mistifichiamo così la relatà...

Anonimo ha detto...

Caro amico, sono sempre pareri personali. Ho più volte espresso la mia perplessità per Avallone come cronista calcistico. Però mi pare che i suoi interventi da seconda voce (inizialmente un poco timidi) siano migliorati a vista d'occhio, così come l'ho trovato sempre più che soddisfacente nelle su radiocronache pallavolistiche. Francamente, mi pare che, viste le premesse, la sua stagione si possa tranquillamente classificare come largamente positiva.
Francesco

Anonimo ha detto...

Avallone è stata cmq una bella rivelazione....dopo le 2 pessime uscite in TIC serie B di qualche stagione fa, pensavo davvero che per lui le porte fossero chiuse per sempre. Bravo Cucchi a rilanciarlo.
Mancuso a quanto pare dalle stalle alle stelle, dopo essere stato bersagliato piu volte da Stellato e Furlan (gisutamente), ora addiruttura due articoli di elogio nello stesso giorno (forse potevate evitare il doppione). Speriamo che ora non si monti la testa.
Gian76

delgiu ha detto...

Weekend radiofonicamente gandioso. Mai sentito un Pacitti così gasato; nota di demerito per Corsini che nel dopo-partita del calcio avrebbe dovuto concedere molto più spazio al rugby, magari con una sola intervista a testa per i cinque campi. In realtà un appunto a Pacitti lo avrei: perché non interviene in caso di meta? Io tra l'altro istituirei la regola per la quale non si deve interrompere la cronaca di un evento esterno al calcio ed inserito in trasmissione.
Da segnalare anche un Repice che, assente da tempo dalla serie B, dopo un pò di rodaggio a inizio cronaca ha ingranato da par suo, aiutato da una partita combattutissima. E' in occasioni come queste che dimostra di essere un numero uno. Citazioni anche per un Gueli che pare aver capito che aria tira a Palermo quest'anno ma non perde un colpo e per Monaco, che agli ascoltatori muniti di cuffie ha regalato una radiocronaca con eco incorporato!
Prepariamoci intanto al "neanche un minuto di non Mancuso"...

NOTA

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