La Radio-Pagella 2012-2013 Puntata 15

di Francesco Furlan
Giornata complessivamente molto positiva per i nostri eroi: dato che non li citerò nelle pagelle, subito un plauso per il solito impeccabile Delfino e per un più che valido Daniele Fortuna, tradito solo dalla mania di raparsi che ha preso piede anche fra i calciatori, cosa che gli ha fatto confondere Rosina e Valiani nella descrizione del gol senese.

E già che ci siamo: penso che quasi tutti noi ricordiamo Maria Pia Zorzi, che negli anni scorsi era una presenza costante, specie a Pallavolando, dove seguiva le gesta dello squadrone trevigiano che per tanti anni ha dominato il nostro campionato (e, se non ricordo male, forse è comparsa un paio di volte anche l’anno scorso da Belluno). Beh, se qualcuno di voi vuole prendersi la briga di recuperare l’edizione delle 19.35 del Tgr Veneto di venerdì 16 Novembre, la ritroverà in strepitoso abito da sera per il suo reportage dalla prima dell’”Otello” che apriva la stagione della Fenice. Apprezzando la sua innata eleganza e le impeccabili note di commento alla grande partitura verdiana, passiamo ad argomenti più frivoli, ma ugualmente appassionanti.

Vincitore della quindicesima giornata: Gianfranco Coppola. Fuochi d’artificio a Fuorigrotta. Se non ricordo male era dalla memorabile radiocronaca di Napoli-AIK Solna (con Cappella seconda voce) che il grande Gianfranco non aveva più avuto occasione di mettersi al microfono. Bisogna dire che cotanta attesa è stata ripagata sabato sera da una serie di trovate davvero memorabili, a partire dall’evocazione di De Sanctis che solo in versione “Plastic Man” avrebbe potuto parare il tiro di El Shaarawi sul primo gol del Milan. Ma per tutta la partita, Coppola (che, ricordiamolo, a detta di Jacopo Volpi “E’ un vero poeta…”) è stato autore di interventi davvero azzeccati non solo dal punto di vista di lettura della partita, ma anche molto piacevoli dal punto di vista puramente “narrativo”. Ed, ovviamente, il plauso va esteso anche a Bisantis, che è riuscito a gestire la situazione delle sua laringe, piuttosto compromessa, per tutti i novanta e passa minuti di radiocronaca (anche se, in effetti, il viaggio a Brescia forse glielo si poteva risparmiare, vista la situazione e l’incombente turno di coppe europee). Per finire, un ultimo appunto sulla conclamata superiorità della radio rispetto alla TV: a Sabato Sprint, Coppola è ricomparso per le interviste dagli spogliatoi, con un’improponibile giacchetta color kaki. Come dire, nessuno è perfetto…

Top
Tarcisio Mazzeo: ed anche per Tarcisio arrivò il giorno della rivincita. Grande prestazione per quella che è forse la migliore delle seconde voci (quando non si mette a giocare a ramino o altri giochi di società, cit.). Nella stracittadina genovese, dove ha supportato da par suo un Dotto in versione stranamente “De Profundis” (evidentemente la situazione di classifica si è ripercossa sull’andamento generale della radiocronaca, ben lungi comunque dall’essere indecorosa). E, soprattutto, nell’eccellente radiocronaca di Spezia-Juve Stabia, forse la partita più emozionante del pomeriggio di sabato. Tra l’altro, il fato gli ha concesso anche una piccola “vendetta” nei confronti di Corsini, che ancora una volta, dopo una serie di interventi sovrapposti, lo aveva invitato a ricordare minuto e punteggio: il buon Tarcisio ha così potuto dare in diretta lo spettacolare gol di Sansovini. Soddisfazione meritata. E adesso, vai con Milan-Juventus.

Paolo Pacitti: che fosse in giornata di particolare grazia lo avevamo intuito fin dai primi collegamenti in Sabato Sport. In quello che ha preceduto l’inizio di Tutto il Calcio, sollecitato da Dotto, si è lanciato in un excursus storico sull’origine e l’evoluzione dell’”haka” neozelandese (con un piccolo siparietto comico quando Dotto ha tentato di ripetere il nome, invero complicato, della seconda danza Maori citata da Pacitti). Nel primo intervento all’inizio della trasmissione dedicata alla B, ha anche avuto l’occasione di farci sentire in diretta sia la famosa danza degli All Blacks sia le primissime fasi dell’incontro (una grande plauso a Filippo Corsini, che ha avuto la sensibilità di lasciargli la linea per qualche secondo in più); benissimo poi anche in radiocronaca, ma questa non è una novità. E la settimana prossima, si chiude il trittico con Italia-Australia. Forza Paolo !

Massimiliano Graziani: dall’inizio di questa stagione, l’ottimo Massimiliano è diventato una presenza costante nelle nostre fine settimana. Dico la verità: mi piacerebbe molto che venisse sfruttato anche di più per la conduzione di Domenica Sport, dove gli tocca quasi sempre il segmento più breve. Francamente (questione di gusti) lo preferisco di gran lunga a Zauli. Ed anche come seconda voce, nelle partite fin qui commentate lo abbiamo sentito sempre spigliato e puntuale a duettare con colleghi sempre diversi (l’unico con cui ha fatto il bis è proprio Barchiesi, ancora una volta eccellente nella cronaca di Roma-Torino). Davvero un’altra bella scoperta nell’inesauribile fucina Di Radio Rai.

Flop

Riccardo Cucchi: eh sì, stavolta re Riccardo finisce nella colonna dei cattivi. Intendiamoci, niente di grave, dato che anche la cronaca di domenica è stata molto buona. Però, ha avuto un paio di minuti di defaillance che lo hanno portato ad una delle topiche più clamorose di questa prima parte di stagione, quando per qualche secondo, tradito dal tabellone di S.Siro, ha messo in dubbio la validità del pareggio dell’Inter (ma, diamine, il Cagliari non aveva rimesso la palla in gioco ?). Fra l’altro, la cosa deve averlo non poco spaventato, dato che in trenta secondi ha poi visto Handanovic in porta nel Cagliari ed ha parlato di un’ Inter “demoralizzata dal gol del pareggio”. Come si dice: Quandoque bonus dormitat Homerus. Per fortuna, i pisolini di Cucchi sono molto rari e durano molto poco.

Bruno Gentili: mi spiace dirlo, ma quando sul blog ho letto la notizia che non sarebbe stato più lui a commentare la Nazionale alla TV ho tirato un sospiro di sollievo. Ammetto serenamente che per lui coltivavo un pregiudizio che risaliva all’epoca in cui era la seconda voce di Tutto il Calcio, dato che, per usare un eufemismo, non era fra i miei preferiti. Però penso che anche i più equanimi non avranno difficoltà ad ammettere che come telecronista sembrava proprio un pesce fuor d’acqua. Niente di drammatico: ho sentito dire da moltissimi ascoltatori di vecchia data che Carosio, epico alla radio, in TV rendeva la metà. Aspettiamo quindi Gentili al suo ruolo nuovo di opinionista, dove sicuramente saprà essere all’altezza: del resto, anche alla radio, lo ricordo al meglio nei suoi interventi come seconda voce o come intervistatore durante le partite della Nazionale. Tanti auguri anche a Bizzotto; io, comunque, continuerò ad ascoltarmi Cucchi e Repice.