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ore 14:30 Pop Sport
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ore 19:55 Simulcast con Radio1Rai  
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venerdì 2 novembre 2012

La posta di Tonino Raffa - Puntata 1

Come promesso arriva la prima puntata de "La Posta di Tonino Raffa" che permette ai nostri lettori di interagire con una delle voci storiche di "Tutto il calcio minuto per minuto"

Vi ricordiamo che per poter partecipare, basta inviare la propria domanda a info@tuttoilcalcioblog.it
La prossima scadenza è fissata per il 25 Novembre 2012

Colgo l'occasione a nome di tutta la redazione per ringraziare Tonino Raffa per la disponibilità ad ascoltare e rispondere alle nostre domande e curiosità

Ma passiamo alle domande
Con il groppone in gola saluto Tonino Raffa, inconfondibile e calda voce di tutto il calcio minutoxminuto. Seguo il calcio in radiolina sin da quando ero bambino e le emozioni delle partite mi fa divertire ancora di più. Quanto a lei Tonino la ricorderò sempre quando l'avevo incontrata il giorno 6 maggio 2012 dopo la fine della partita a Genova Sampdoria-Reggina 3-1 mandando a lei questa bella foto di ricordo. Il rito finale è davvero commuovente. Buona pensione Tonino! Stia bene mi raccomando. Un'abbraccio forte. Alessandro.

"Più che una domanda mi sembra un saluto affettuoso. Che ricambio volentieri, caro Alessandro. Ma salutiamoci senza il groppone in gola. Nella vita tutto ha un inizio e tutto ha una fine. Il mio viaggio stupendo con la famiglia di "Tutto il calcio" è durato 30 anni. Può dispiacere, ma nessuno può infrangere la legge del tempo o modificare l'anagrafe. Mi restano i ricordi, bellissimi (sei Mondiali, tre Olimpiadi, tre Europei, quasi 1300 radiocronache) e posso dire di aver coronato un sogno che coltivavo fin da bambino. In più conservo la stima di tanti ascoltatori come te e di tutti i miei colleghi, che, al momento del congedo mi hanno riservato, anche in trasmissione, manifestazioni di affetto che sinceramente non pensavo di meritare. Per chi crede in certi valori, il vero conto in banca nella vita è rappresentato da questo e non dai soldi. Puoi avere i quattrini, ma se non hai amici sarai sempre solo. Con molti di loro, ti assicuro, ci sentiamo tutte le settimane".

Chi scrive è un assiduo ascoltatore di Tutto il calcio minuto per minuto che ha deciso di non abbonarsi a nessuna piattaforma satellitare e digitale e di continuare a seguire il suo sport preferito attraverso le frequenze di radiorai. Ho da qualche settimana scoperto tutto il calcio blog e della possibilità di poter inviarti messaggi. Il non ascoltarti più nel fine settimana è una vera tristezza (anche per le motivazioni della decisione) perchè la trasmissione ha perso con te e con Livio Forma due voci mitiche così particolari e diverse dalle altre che hanno da sempre rappresentato l'elemento caratterizzante della trasmissione. Ho 38 anni (nato il 17 maggio .....guarda caso ) e il mio primo ricordo di te va agli inizi degli anni 80 quando eri impegnato sui campi principali nel dopo gara insieme ad Enrico Ameri; era un altro calcio (quello vero) e i radiocronisti erano dei veri fuoriclasse del microfono. Negli anni 90 quando sei entrato in pianta stabile nello staff della redazione sportiva di radiorai ho iniziato a seguirti con maggiore interesse e simpatia. Con la voce che non maschera le tue origini calabresi ti ricordo quando ero in viaggio verso Roma e tu mi tenesti compagnia per tutto il viaggio raccontando una gara dei mondiali di Usa 94 in collegamento dal Cotton Ball di Dallas. Da quel momento ci sono stati tanti collegamenti dal San Filippo, dal Granillo o dal Tardini sempre con quella voce forte che spesso dava la sensazione di raddoppiare o addirittura triplicare le consonanti. 
 Saluti da Agostino Galiero da Frattamaggiore (NA)

"Anche la tua caro Agostino, più che una domanda è quasi una ...mozione degli affetti. Grazie per le belle parole ed in questo penso di intepretare anche il pensiero di Livio Forma. Hai ragione : quella di Ameri, Ciotti, Ferretti, Provenzali ,Luzzi etc.. è stata una generazione di autentici fuoriclasse. Sono stati i "cantori" di un calcio che non c'è più. Aver lavorato accanto a loro è stato un privilegio in assoluto".

Caro Tonino, volevo sapere dal diretto protagonista una descrizione dei suoi esordi a Tutto il calcio? Veniva da una testata regionale? 
Francesco da Udine

Sì, Francesco. Ho iniziato come parecchi di noi, partendo dalla testata regionale. Ero nell'organico della sede calabrese della Rai dal '79, anno di nascita della terza rete. Nella stagione '80/81 l'azienda organizzò un corso per i nuovi assunti. Vi partecipai. Furono due settimane intense e trovai nel gruppo due storici e straordinari compagni di viaggio : Riccardo Cucchi (redazione di Campobasso) ed Emanuele Dotto (sede di Genova). Ma c'erano anche altri colleghi emergenti, come Luciano Caveri (diventato poi consigliere regionale e parlamentare europeo per la Valle d'Aosta), ed Antonello Valentini, che, proveniente dalla redazione di Bari, approdò poi in Federcalcio. Fu un'esperienza molto formativa. Al turno precedente dello stesso stage, aveva partecipato un giovane signore valdostano : Livio Forma. Frequentato il corso non ci siamo più separati". Il mio esordio in Tutto il Calcio, accanto ad Enrico Ameri, risale al maggio del 1982 : Catanzaro-Juventus (vittoria per 1 a 0 ,con rigore trasformato da Brady, e scudetto in fotofinish per i bianconeri). 

Gentile Dott. Raffa, a Luglio ci ha lasciato Alfredo Provenzali. Su tuttoilcalcioblog.it abbiamo già letto qualche aneddotto sul suo rapporto con Alfredo. Ha qualche altra curiosità da raccontarci? 
Grazie Ugo da La Spezia

Per descrivere cosa ha rappresentato e cosa ha regalato a me l'amicizia con Provenzali, ci vorrebbe un libro intero, caro Ugo. Alfredo ha incarnato con eleganza l'amore smisurato per la Radio e per questo lavoro. E' stato un maestro di stile e di sobrietà, una persona con la quale ti potevi confidare in qualsiasi momento. Non ha mai "bacchettato" nessuno in diretta, al massimo ha distribuito qualche dolce carezza. Qualche curiosità ? Quasi come Ciotti marciava alla media di 40 sigarette e 10 caffè al giorno. Era un solerte collezionista di mazzi di carte e di accendini. In occasione delle trasferte all'estero, ho sempre contribuito ad ...incrementare la sua collezione. Non erano mazzi di carte o accendini qualunque : recavano il marchio ufficiale dei grandi eventi : Olimpiadi, Mondiali, Europei, Rassegne Internazionali. Roba per intenditori incalliti. E spesso si usciva insieme per fare il giro degli acquisti il giorno prima del rientro. Il ricordo per me più bello è legato ai Mondiali del '94 negli Stati Uniti. Eravamo al Centro Stampa di Dallas, in Texas, da dove Provenzali curava lo speciale del pomeriggio, con i contributi di altri tre inviati : Emanuele Dotto, Enzo Foglianese ed il sottoscritto. Grazie ad un oriundo italo-americano , Marcio Leuzzi, riuscimmo e stabilire un buon rapporto con le Tv e le Radio Brasiliane. Avevano una batteria di opinionisti di grandissimo livello : Carlos Alberto, Rivelino, Gerson, Tostao. Li sentivamo ogni giorno. Riuscii ad intervistare Tostao (all'anagrafe Eduardo De Andrade), protagonista di una storia incredibile. Dopo la conquista del titolo nel 1970 contro l'Italia l'attaccante, battezzato il "Pelè bianco", dovette smettere di giocare per un problema agli occhi (scollamento della retina). Tostao disse testualmente : "il giorno prima ero un campione del mondo, il giorno dopo ero un signor nessuno". Domanda : cosa fece ? Risposta : "non avendo nè arte nè parte a 26 anni mi sono rimesso a studiare e ...studiando, studiando mi sono laureato in medicina. Poi , incuriosito per il male che mi era capitato agli occhi, mi sono specializzato in oculistica, adesso ho cambiato : da dieci anni insegno clinica medica all'Università di Belo Horizonte. I miei pazienti, la mia segretaria, i miei collaboratori non sanno che ho giocato al calcio e che sono stato campione del mondo. Per loro, sono semplicemente il dottor Eduardo". Molto soddisfatto, portai l'intervista in redazione. Ma la cosa più bella non fu per me il suo contenuto. Fu il titolo sfornato da Provenzali per lo speciale : "Il Mondiale visto con la lente dell'oculista, il dottor Tostao". L'efficacia di quel titolo la ricorderò sempre. Questo era il maestro Alfredo!

Caro Tonino, mi piacerebbe sentire il suo parere relativamente alle difficoltà delle italiane nelle Coppe Europee? Colpa della crisi? 
Grazie Alessandra di Grosseto

Il problema legato alla debolezza del calcio italiano nel contesto europeo, ha radici antiche cara Alessandra. Non scopro nulla ricordando gli effetti della legge 91 e i ritardi nelle riforme dei campionati. Eppoi : scarsa attenzione verso i vivai (quindi rinuncia ad avere rose più giovani e meno costose),nessun passo avanti per la legge sugli stadi, fiscalità pesante, assenza di una cultura calcistica che riesca ad inculcare i veri valori (I cori di uno sparuto gruppo di ultrà veronesi contro il povero Morosini sono l'ultimo episodio allucinante). I nostri dirigenti hanno solo saputo litigare per i diritti Tv. Che in Italia rappresentano il 63 per cento degl'introiti. Il Germania toccano solo il 30 per cento. Ma nella Bundesliga gli stadi sono sempre pieni con una media di oltre 39mila spettatori a gara. Tutto questo non attira più investitori che possono spendere : gli arabi hanno scelto soprattutto Inghilterra e Francia. Ecco perchè scappano i migliori talenti ed il nostro movimento ha fatto tanti passi indietro. Naturalmente è solo la mia modestissima opinione.

Gentile Raffa, sono un giovane ascoltatore di "Tutto il calcio" che ascolta da pochi anni la trasmissione ma che era già molto affezionato alla sua voce. Se le affidassero l'organizzazione della trasmissione, cambierebbe qualcosa? Io ho sempre immaginato una stazione Rai dedicata allo sport, tipo Rai Sport? Che ne pensa della mia idea? Cordiali saluti
Riccardo da Teramo

Per quanto riguarda la formula non cambierei assolutamente nulla. E' vincente. Ha resistito anche all'incredibile "spezzatino" varato dalla Lega che si è consegnata totalmente alle televisioni commerciali. Eppoi l'organizzazione della trasmissione e di tutti i programmi sportivi di Radio Rai è in buonissime mani : quelle di Riccardo Cucchi, che costituisce per me un raro esempio di attaccamento e di professionalità. Non so se in futuro potrà farsi largo l'idea di una rete radiofonica interamente dedicata al settore. Ma nei palinsesti di Radiouno è già preponderante la presenza di spazi e contenitori dedicati allo sport. Che rimane il fiore all'occhiello perchè conserva la sua capacità trainante per gli ascolti della testata.

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