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lunedì 7 maggio 2012

Il pagellone: JUVENTOTTO!!!

di Davide Serusi- Gentili lettori ben ritrovati, ritorna il pagellone per commentare il ventottesimo scudetto della Juventus che cade alla penultima giornata di un campionato bellissimo che deve ancora scrivere i verdetti per l'Europa e per l'ultimo posto verso la B. Questa puntata è interamente dedicata al tricolore che ritorna a tingersi di bianconero con i voti a tutti i protagonisti.

Uno scudetto strameritato per la JUVENTUS (10), atteso, inaspettato, bellissimo, sofferto, ricco di polemiche e imbattibile per la gioia di squadra e folla bianconera. Questo 28esimo titolo è carico di significati soprattutto per i tifosi che lo considerano come 30esimo e dunque quello della terza stella, lo scudetto del post calciopoli, della liberazione dall'inferno dei processi, delle aule di tribunale, della Serie B, delle polemiche e delle rivalità. Un titolo che va anche a rivendicare quelli del 2005 e del 2006 cancellati dalla giustizia sportiva, solo che a differenza di quelli, questo è pulito, senza ombre e con una forza incredibile che rende questa squadra ancora immacolata nelle sconfitte.

Una Juventus che viene da anni bui, da una stagione orribile con Delneri e un mezzo fallimento nel mercato, dopo calciopoli la strada è lunga con dirigenti, tecnici e giocatori che si avvicendano ma quest'estate si mettono assieme le giuste tre componenti con una società attiva con il suo Presidente ANDREA AGNELLI (8) e il braccio destro MAROTTA (9) che porta in rosa giocatori determinanti per il salto di qualità. Antonio Conte, lo spirito juventino voluto dal presidente, la grinta fatta persona, un ricordo di Marcello Lippi, quell'orgoglio di essere juventino dentro al cuore, quell'inculcare che la Juventus doveva e deve vincere. Poi i calciatori, vecchi e nuovi, campioni e non che danno veramente tutto in campo travolgendo gli avversari.
E poi i tifosi che nel nuovo Juventus Stadium danno una forte spinta, creano un ambiente oscuro e timoroso nei confronti delle altre squadre, anche loro portano punti pesanti in classifica.

Un cammino che inizia contro il Parma nello scenario del nuovo stadio con il vecchio 4-2-4 modellato durante l'estate, con la bellezza del nuovo Pirlo e la felice scoperta di Vidal. Qualche difficoltà all'inizio e pareggi di troppo con le piccole, le scorie della scorsa stagione, le difficoltà nell'applicare al meglio il modulo e allora si inizia a cambiare con Chiellini a sinistra. La vittoria al fotofinish contro il Milan grazie a Marchisio, una nuova fase interlocutoria con pareggi, poi le vittorie pesantissime contro Inter e Lazio. E' la volta del 4-3-3 con Pepe esterno e scatenato, la vittoria in rimonta sul Napoli, il pareggio sofferto ma di carattere con la Roma. Il 2011 finisce con Juve e Milan a pari punti, bianconeri imbattuti e si inizia a pronunciare la parola scudetto. Si riparte dalla strepitosa prestazione contro l'Udinese, una delle più belle della stagione, poi i pareggi contro Siena e Parma tra mille polemiche arbitrali, è un momento difficile ma la vittoria a San Siro contro il Milan cambia tutti gli scenari, ennesima prova di forza al cospetto di una grande, la prova della maturità condita dalle polemiche per la rete di Muntari. Dopo l'apice ecco la discesa con diversi pareggi di fila che pongono dubbi sulle possibilità di una squadra alla quale manca l'Ibrahimovic di turno che trascina il Milan in fuga. Ritorna alla vittoria dilagando a Firenze, Conte surclassa Ranieri al Meazza e Mazzarri a Torino, la squadra passa anche al 3-5-2, sembra aver ritrovato la giusta brillantezza, il carattere non è mai mancato. A Pasqua la sorpresa di Amauri che da via al calo del Milan, la vittoria di Palermo, quella sulla Lazio nel segno di Alex, lo show contro la Roma, Cesena e Novara ok, paura contro il Lecce, scudetto contro il Cagliari. Riepilogo di una cavalcata trionfale senza sconfitte, con gloria e senza macchia, con le difficoltà del nuovo corso, dell'inferiorità tecnica rispetto al Milan, con il vantaggio dell'assenza dall'Europa e con una Coppa Italia super che potrebbe colorarsi di bianconero.

Adesso passiamo ai protagonisti di questo scudetto: onore all'uomo tricolore che è ANTONIO CONTE (10) del quale abbiamo già parlato sopra, bravo nel dare un volto camaleontico alla squadra, dal 4-2-4 che oscura il centrocampo al 4-3-3 che illumina la mediana e le mezze ali. Ma anche il 3-5-2 e il continuo roteare gli attaccanti per una squadra polivalente, con il fiuto del gol senza avere un bomber di razza. Un gioco corale basato su tutti i singoli, una squadra che raramente vince casualmente ma sempre convincendo e aggredendo l'avversario. Ottimo motivatore e anche comunicatore, un piccolo Mou.
BUFFON (8,5) quello di Lecce è solo un'incidente di percorso nel mare di una stagione da vero n°1 che chiude la serranda alla sua porta. La rivincita di uno con le palle grandi così che si è fatto pure la B. STORARI (6). CHIELLINI (8) un lottatore, un tamburo che batte sempre, deve riscattare una pessima stagione e lo fa nel migliore dei modi dopo un avvio difficile, poi la consacrazione e il ritorno a sinistra. Due reti per giorgione. CACERES (7) arriva a Gennaio e da il suo apporto in campionato e coppa, la bella copia del vecchio Caceres, tatticamente duttile, un jolly per Conte. DE CEGLIE (6,5). BARZAGLI (8) un autentico baluardo nel mezzo della difesa, da sicurezza a tutto il reparto, una stagione in formato mondiale e si spera europeo, in questo momento il miglior difensore italiano. BONUCCI (6,5) alti e bassi per lui, più alti in verità, riscatta le vecchie amarezze, Conte  scommette su di lui vincendo in pieno, qualche gol pesante e l'Europeo in tasca. Bravo Leo! LICHTSTEINER (8) la locomotiva svizzera non è più cancellara ma questo terzino destro che non smette mai di correre interpretando al meglio moduli e ruoli di attacco e difesa. Superlativo.  PIRLO (10) il migliore di tutta la rosa, l'anima, il motore, il cervello, chiamatelo come volete, lo elogiamo ogni Lunedì, certi tocchi sapienti e aperture improvvise a rappresentare il calcio, reti pesanti per uno che arriva in punta di piedi mettendosi in gioco prendendo le chiavi del centrocampo, della squadra e dello scudetto. Che classe! MARCHISIO (8) un inizio di stagione dirompente, una fase interlocutoria, il finale da protagonista. Gol pesantissimi. VIDAL (8) la vera sorpresa per questo ragazzo sette polmoni, corsa, pressing, legna a centrocampo e reti. Con Pirlo e Marchiso forma la mediana più forte del campionato, il reparto che più di tutti incide sulle logiche di squadra e sulla vittoria finale. PADOIN (6). MARRONE (6). ELIA (5). KRASIC (4) non è campione d'Italia! ESTIGARRIBIA (6) discreto gregario, fa il suo. VUCINIC (7,5) primo titolo per Mirko, poche reti ma sempre pesanti, diversi assist, deve fare di più ma è molto importante tatticamente al servizio della squadra. GIACCHERINI (7) sempre presente quando è chiamato in causa. QUAGLIARELLA (7) sfortunato con gli infortuni da il suo apporto al ritorno. BORRIELLO (5) utile solo nelle ultime 2-3 partite, irritante in tutte le altre, questo scudetto non è suo. MATRI (7) abbiamo detto che la Juve non ha un vero centravanti,  si può fare di più ma forse il modulo lo penalizza, comunque reti importantissime. PEPE (8) una prima parte di stagione da indemoniato, gol e corsa come non avevamo mai visto prima, la rivincita della vecchia pippa, potente! DEL PIERO (10) perchè è la storia, perché lo merita sempre. C'è tanto di lui in questo scudetto anche se non si vede in prima fila. Non può e non deve andare via. Perché rovinare questa stagione?

Ci siamo dilungati ma ne valeva la pena per esaltare questa straordinaria squadra, per raccontarvi la storia di un grande campionato targato JUVE!



3 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli scudetti sono 30 e basta!!!! quelli del 2005 e 2006 sono pulitissimi. Vai a leggere la sentenza del tribunale di Napoli e renditi conto che Calciopoli fu creata ad arte. Tra il 2004 ed il 2006 la Juventus di Capello perse solo tre partite e di certo non fu per merito degli arbitri. Se poi si deve fare gli antijuventini a prescindere, beh, rosicate pure....

Davide S. ha detto...

Per la Lega sono 28 e io mi attengo all'ufficialità.. non ho mai utilizzato questa rubrica per esprimere la mia passione calcistica e per esprimere le mie antipatie. Ho eleogiato la Juventus tutto l'anno e l'ho fatto anche oggi. Se per la Lega fossero stati 30 ti assicuro che avrei scritto 30 o qualsiasi numero.

Fiorino ha detto...

Ma a napoli si sta facendo un processo penale, non sportivo. Cosa centra la sentenza di napoli con gli scudetti revocati dalla giustizia sportiva? Le regole dicono 28

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