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lunedì 5 marzo 2012

Il pagellone: IBRA L'IMMAGINIFICO. LAZIO, DERBY CHAMPIONS!


di Davide Serusi -Gentili lettori ben ritrovati, ritorna il pagellone per commentare la 25esima giornata di serie A che vede la netta vittoria del Milan sul Palermo con tripla di Ibra, il deludente pari della Juve, la vittoria della Lazio nel derby, i tre punti del Napoli e l'ennesima delusione interista. Il tutto condito da errori e polemiche arbitrali, ormai immancabili.

Partiamo dal MILAN (8,5) che liquida in poco tempo un pessimo PALERMO (3) per 4-0. Tripletta di Ibrahimovic (10) al ritorno dopo la squalifica, un reinserimento a dir poco roboante e decisivo su un campo sempre ostico ai colori rossoneri e se aggiungiamo il nervosismo e le polemiche settimanali non era certo una trasferta da “2” fisso. Ragion per cui questi tre punti sono pesantissimi in chiave scudetto considerando anche il pareggio della Juve.
Sull'importanza del valore aggiunto di Ibrahimovic penso ci sia poco da aggiungere, per lui parlano i numeri e le giocate, numeri che parlano anche per una squadra che gioca bene al calcio, che ha una rosa ampissima e che dunque va oltre metà squadra infortunata. Sul fatto che il Milan sia la squadra più forte tecnicamente non ci sono dubbi, sul fatto che abbia il giocatore più determinante del campionato idem e anche sul fatto che in questo momento, forse decisivo, stia meglio della Juventus.

Si diceva della JUVENTUS (5) in difficoltà, solo 1-1 contro un buonissimo CHIEVO (6,5) per il 12esimo pareggio stagionale, forse un po' troppi considerando che diversi di questi sono arrivati contro squadre piccole e a Torino. La squadra è palesemente stanca, mancano gli uomini chiave come Marchisio, Vidal e Pepe che sono stati decisivi nei mesi precedenti, anche Pirlo incomincia ad accusare un po' di stanchezza seppur mantenendo la giusta lucidità e il tocco da campione. La difesa, Bonucci (5) escluso, si comporta bene ma perde pezzi, del centrocampo si è detto e aggiungiamo che Padoion non può essere uno da Juve, manca la spinta sulle fasce, l'attacco è ricco di grandi nomi ma fatica tremendamente. Sul banco degli imputati è finito Mirko Vucinic (4,5) fischiato dai suoi nuovi tifosi, solo 3 reti, l'attenuante della posizione più defilata, qualche assistenza ma tanti e troppi errori per un giocatore acquistato a 15mln di Euro. Evidentemente c'è anche un po' di confusione tattica, a inizio stagione avevamo lodato la solidità dell'11 base che ultimamente non si vede più con diversi cambi tra una gara e l'altra, in ogni caso stiamo parlando di una squadra che Mercoledì potrebbe andare in testa alla classifica, al netto degli scontri diretti.

Eccoci al derby vinto dalla LAZIO (7) per 2-1 sulla ROMA (5+), una vittoria fondamentale per i ragazzi di Reja, terzo posto in solitaria, morale al massimo e la prospettiva di prendersi la rivincita sull'Udinese per la Champions. Gara condizionata dall'espulsione di Stekelnburg (regola troppo ferrea) dopo soli 7' che va a spostare tutti gli equilibri ma nonostante tutto la Roma ha dato tanto e il pareggio non sarebbe stato certo uno scandalo considerando l'abnegazione e il fatto che la Lazio non abbia creato moltissimo nonostante la superiorità. Lazio che va oltre le risorse limitate della sua rosa e i problemi interni che ama crearsi come se fosse ultima, Roma che è sprofondata a meno 10 dai cugini, due derby persi come nel '98, rimane solo la prospettiva Uefa per regali altrui di Coppa Italia. Certificato il fallimento del progetto? Forse, ma non ne capiamo i motivi, se prendiamo i singoli non sono da buttare via, non lo sono i dirigenti e l'allenatore, vanno riviste certe situazioni tattiche perché non si possono commettere sempre gli stessi errori di palla persa a metà campo su passaggio orizzontale, verticalizzazione avversaria, uno contro uno e rete. C'è bisogno di 4 o5 campioni, non giocatori, ma campioni di livello, non di una decina di giocatori per rivoltare la squadra.

Un po' deludente l' UDINESE (5,5) contro una buonissima ATALANTA (6,5), solo 0-0 al Friuli al termine di una partita un po' scialba da parte dei ragazzi di Guidolin che non fosse stato per il miracolo di Consigli avrebbero vinto all'ultimo respiro con Di Natale. Udinese quarta, incalzata dal Napoli, e con una coppa sul groppone. Compito arduo.

E bravo il NAPOLI (7+) che nelle ultime settimane è risalito in maniera impressionante, momento di grazie con il terzo posto alla portata così come i quarti di Coppa. Ieri una vittoria ingiusta e tanti omaggi della terna arbitrale che ha sbagliato di tutto e di più, ma la squadra può sfruttare un grande Lavezzi (7,5) forse nel suo miglior periodo da quando è in Italia. Anche Inler sembra essere entrato in sintonia con gli schemi della squadra che inevitabilmente gioca meglio rispetto a prima.

Infine l'INTER (4) che non perde contro il CATANIA (6,5) ma pareggia in rimonta 2-2. Grande notizia si direbbe, la squadra non ha perso, ha rimontato e segnato pure due reti, ingredienti che bastano per vedere sorrisi di giubilo a fine match da parte di tecnico e giocatori. Tutto ciò dimostra la pochezza e la povertà della squadra in questo periodo, la stessa vista nell'orribile primo tempo.

MIGLIOR SQUADRA: MILAN
PEGGIOR SQUADRA: PALERMO
SPECIAL ONE: IBRAHIMOVIC
SPECIAL FLOP: VUCINIC
SPECIAL GOL: IBRAHIMOVIC (3°)







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