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martedì 20 settembre 2011

Il calcio dà i numeri 2011/2012 - Puntata 5, Serie A

Amici e amiche di tuttoilcalcioblog.it, nuovo appuntamento con la Serie A, che osserva tra oggi e giovedì il suo primo turno infrasettimanale, in corrispondenza della quarta giornata di campionato (terza reale). Un campionato che, per la quarta stagione consecutiva, registra un avvio anomalo, con alcune grandi attardate dalla vetta: solo un punto ciascuno, nelle prime due gare, per le milanesi e per le romane, con Juventus e Napoli in testa (punteggio pieno, in compagnia di Cagliari e Udinese) con ben cinque punti di vantaggio. Ci si domanda se una fuga così "precoce" sia già indicativa per il campionato: la risposta, ovviamente, è no. Sia perché siamo solo alla seconda partita, sia perché i numeri stessi, come vedremo in chiusura di rubrica, dicono che le squadre partite male, nella maggior parte dei casi, hanno ribaltato la partenza a rilento, mentre le grandi (o medio-tali) che hanno "sprintato" all'inizio abbiano avuto subito dopo un debito d'ossigeno, con crolli a volte clamorosi. Una speranza, quindi, per milanesi e romane; un motivo per toccarsi, invece, per Juventus e Napoli. Queste ultime, battistrada del torneo, sono impegnate domani sera, la prima in casa col Bologna, la seconda a Verona col Chievo (dove, lo scorso anno, perse una bella fetta di scudetto); le altre due capolista, Cagliari e Udinese, sono anch'esse impegnate fuori casa, la prima a Palermo, la seconda nella Milano rossonera, coi campioni d'Italia in evidente affanno difensivo, come si evince dalle nove reti prese in una settimana da Lazio, Barcellona e soprattutto Napoli. La giornata si apre e si chiude con due squadre in crisi: stasera, l'Inter va a Novara, su un terreno sintetico dove Gasperini proverà a salvare la panchina, affidandosi magari al dimenticato Pazzini; giovedì sera, la Roma di Luis Enrique ospita il Siena, avversario contro cui cercherà, finalmente, di trovare soluzioni allo sterile possesso palla cronico, leggere: riuscire a segnare. Andiamo a vedere, nel dettaglio, i numeri del quarto turno.

Martedì 20-09-2011, ore 20.45
Novara - Inter Il 5 febbraio 1956 l'ultimo confronto, terminato 2-2. Mai il Novara ha battuto in casa l'Inter, che, al contrario, in Piemonte ha fatto bottino pieno ben cinque volte, l'ultima delle quali il 30 gennaio 1955 (4-2 per i milanesi).
Arbitro: Bergonzi. Precedenti in Serie A: vittorie Novara 0, vittorie Inter 5, pareggi 3. Ultima sfida in A: Novara - Inter 2-2 (1955/56).

Mercoledì 20-09-2011, ore 20.45
Cesena - Lazio Il gol di Parolo all'88' dell'ultima sfida, datata 10 novembre 2010, costò ai biancocelesti, sconfitti tre giorni prima nel derby, la testa della classifica a vantaggio del Milan, da lì in poi destinato alla cavalcata verso il diciottesimo titolo italiano. Anche quello era un turno infrasettimanale.
Arbitro: Celi. Precedenti in Serie A: vittorie Cesena 1, vittorie Lazio 0, pareggi 7. Ultima sfida in A: Cesena - Lazio 1-0 (2010/11).

Chievo Verona - Napoli Tra San Paolo e Bentegodi, è il terzo confronto consecutivo tra le due squadre in turni infrasettimanali: lo scorso anno due successi clivensi, il più recente proprio tra le mura amiche, il 2 febbraio 2011: il 2-0 firmato Moscardelli e Sardo ebbe un peso nella corsa tricolore di Mazzarri, che mancò l'opportunità di avvicinare il Milan, fermato dalla Lazio. Nel 2009/10 l'unico successo partenopeo (1-2).
Arbitro: Damato. Precedenti in Serie A: vittorie Chievo Verona 2, vittorie Napoli 1, pareggi 0. Ultima sfida in A: Chievo Verona - Napoli 2-0 (2010/11).

Fiorentina - Parma Dal 2009-2010, anno del ritorno parmigiano in A, una vittoria a testa: 3-2 per il Parma nel novembre 2009 e 2-0 per i viola nel settembre dello scorso anno, in quella che, una volta, era una potenziale sfida scudetto tra due delle "sette sorelle".
Arbitro: Rizzoli. Precedenti in Serie A: vittorie Fiorentina 8, vittorie Parma 5, pareggi 4. Ultima sfida in A: Fiorentina - Parma 2-0 (2010/11).

Genoa - Catania I successi più recenti degli etnei sono giunti in Serie B (1-3 il 2 novembre 2003) e in Coppa Italia (1-2 nel gennaio 2010). L'ultimo pari risale alla prima giornata di ritorno della A 2008/09 (1-1, Martinez e Milito i marcatori). L'ultimo confronto è datato 24 novembre 2010: 1-0, gol di Marco Rossi alla mezz'ora della ripresa.
Arbitro: Tozzi. Precedenti in Serie A: vittorie Genoa 5, vittorie Catania 1, pareggi 3. Ultima sfida in A: Genoa - Catania 1-0 (2010/11).

Juventus - Bologna Il 26 febbraio scorso, la doppietta di Di Vaio nell'Olimpico torinese interruppe un digiuno che, per i felsinei, durava da trentuno anni. Gli emiliani sono un tabù per i piemontesi, stando alle ultime due stagioni: il gol di Adailton al 93' del confronto del 27 settembre 2009, impattò quello di Trezeguet nel primo tempo, impedendo a Ciro Ferrara di prendere il comando solitario della classifica. Fu l'inizio della fine. Nel marzo 2009, l'ultimo successo bianconero: 4-1.
Arbitro: Gava. Precedenti in Serie A: vittorie Juventus 36, vittorie Bologna 5, pareggi 4. Ultima sfida in A: Juventus - Bologna 0-2 (2010/11).

Lecce - Atalanta Bergamaschi a secco al Via Del Mare dal 2001/2002, quando vinsero 2-0. Il 22 marzo 2009 l'ultimo confronto in A, terminato 2-2, mentre risale al 2004/2005 l'ultima affermazione dei pugliesi, vittoriosi per 1-0 con gol di Bojinov.
Arbitro: Rocchi. Precedenti in Serie A: vittorie Lecce 5, vittorie Atalanta 2, pareggi 3. Ultima sfida in A: Lecce - Atalanta 2-2 (2008/09).

Milan - Udinese Negli anni 2000, ben tre vittorie friulane: due per 2-3 (il 27 gennaio 2001 e il 19 maggio 2007) e una per 1-2 (il 21 dicembre 2003). Lo scorso campionato fu spettacolo al Meazza: il 9 gennaio 2011, le due formazioni impattarono sul 4-4 in una partita memorabile. Il primo tempo si chiuse sull'1-1, con gol di Di Natale al 35' e pari di Pato nel recupero; nel secondo tempo, lo show, aperto da una grande Udinese, a segno con Sanchez (53') e ancora Di Natale (66'). Riapre la gara un autorete di Benantia (78'), che esalta i rossoneri fino al completamento della rimonta ancora con Pato (83'). Nell'altalena delle emozioni, è ancora l'Udinese che sembra far sua la partita, col gol di Denis al 90'. Al 93' Ibrahimovic trova il clamoroso pareggio; al 95' Abate fallisce il clamoroso 5-4, in una delle gare più belle (se non la più bella) dello scorso campionato.
Arbitro: Banti. Precedenti in Serie A: vittorie Milan 20, vittorie Udinese 5, pareggi 12. Ultima sfida in A: Milan - Udinese 4-4 (2010/11).

Palermo - Cagliari Lo scorso anno, le due squadre si affrontarono alla prima giornata, la sera del 29 agosto 2010: fu 0-0. Il 6 dicembre 2009 l'ultimo successo siciliano (2-1); il 7 aprile 2007 l'ultima impresa sarda (1-3).
Arbitro: Peruzzo. Precedenti in Serie A: vittorie Palermo 5, vittorie Cagliari 2, pareggi 3. Ultima sfida in A: Palermo - Cagliari 0-0 (2010/11).

Giovedì 22-09-2011, ore 20.45
Roma - Siena Il primo confronto tra giallorossi e bianconeri toscani è datato 22 febbraio 2004: 6-0 per la squadra di Capello. Dopo, sono arrivati tre successi consecutivi del Siena, capace di imporsi per 1-2 nel novembre 2004 in Coppa Italia, per poi trovare due successi in campionato (0-2 nell'aprile 2005 e 2-3 nell'ottobre 2005). Da lì, solo successi romani, che hanno una serie aperta di quattro vittorie consecutive, l'ultima delle quali il 31 gennaio 2010, quando la squadra di Claudio Ranieri, in piena remuntada, colse il terzo della sua serie di sette vittorie consecutive, imponendosi per 2-1 (Riise, Vergassola, Okaka).
Arbitro: Guida. Precedenti in Serie A: vittorie Roma 5, vittorie Siena 2, pareggi 0. Ultima sfida in A: Roma - Siena 2-1 (2009/2010).

Dopo avervi presentato, nel dettaglio, le dieci partite di questo quarto turno di Serie A (terzo effettivo), andiamo ad approfondire la questione "classifica". Come detto, è il quarto campionato consecutivo in cui dobbiamo registrare una partenza "anomala", con delle grandi in crisi che accusano distacchi "che lasciano già pensare". Si devono davvero preoccupare Inter, Milan e Roma (e mettiamoci pure la Lazio), già a -5? I numeri dicono: no, o, perlomeno, non sempre. Andiamo a vedere il dettaglio delle ultime tre stagioni.

2008 / 2009 Nelle prime due giornate, guidavano, con sei punti ciascuno, la Lazio di Delio Rossi (e di Zarate, autore di tre gol nelle prime due partite) e l'Atalanta di Delneri. Andando al dettaglio delle prime  cinque giornate, cioè dell'intero primo mese di campionato, scopriamo la Lazio sola in vetta, un'Inter (la prima di Mourihno) col fiatone (pari con la Samp all'esordio, vittorie risicate con Lecce e Catania, sconfitta nel derby); un Milan attardato, addirittura sconfitto nelle prime due giornate di campionato (1-2 in casa col Bologna, seguito da un 2-0 al passivo sul campo del Genoa di Milito). La Roma, addirittura, viene sconfitta ben cinque volte nelle prime sette partite. Le anomalie proseguono fino al 2 novembre, quando sono ancora le outsider a farla da padrone: una leggera flessione anche della Juventus, infatti, promuove le ambizioni di Udinese e Napoli, addirittura da sole in vetta, a quota 20, prima del turno numero 10 del torneo, quando vengono scavalcate dal Milan in ripresa, prima di essere, a sua volta, scavalcata dall'Inter di Mourihno nel turno successivo. Il campionato termina con la vittoria dell'Inter, capace di imporsi di dieci punti sulla Juventus e sul Milan: tre squadre partite non benissimo. Solo la Roma non riesce a invertire la tendenza, finendo sesta. Le battistrada di inizio torneo finiscono tutte fuori dall'Europa: l'Udinese manca di poco l'Europa League, mentre la Lazio si consola con la Coppa Italia. Il Napoli, addirittura, vincerà solo due gare nel girone di ritorno. Tranquilla salvezza per l'Atalanta.

2009 / 2010 Dopo due giornate, al comando ci sono la Juventus di Ferrara, la Lazio di Ballardini (fresca di Supercoppa Italiana, vinta contro l'Inter a Pechino) e le due genovesi, tutte con sei punti. Andando al dettaglio dei primi sei turni, scopriamo una Roma attardatissima, sconfitta due volte nelle prime due gare (in casa del Genoa e all'Olimpico contro la Juventus), con Spalletti costretto a dare le dimissioni, con Ranieri nuovo allenatore dei capitolini. Anche il nuovo Milan di Leonardo non sta benissimo: tremendo il KO della seconda, nel derby con l'Inter (0-4, i rossoneri giocavano "in casa) e solo due vittorie nelle prime sei giornate. L'Inter parte bene, ma non riesce a tenere, inizialmente, il ritmo della Sampdoria (addirittura sola in testa alla sesta giornata) e della Juventus di Ferrara, da tutti data come l'assoluta favorita del torneo e vincitrice quattro volte nelle prime quattro giornate. Se, un anno prima, le anomalie finirono a novembre, nel 2009-2010 la partenza "strana" dura sei giornate, anche se vedere la Juventus tra le prime non può essere considerato "anomalo", se non fosse che, da lì a poco, i torinesi cederanno di schianto. Il campionato termina il 16 maggio 2010, con un'altra vittoria dell'Inter di Mourihno, vincitrice anche di Coppa Italia e Champions League, per uno storico triplete mai centrato da squadre italiane. I nerazzurri conquistano 82 punti, contro gli 80 della Roma di Ranieri (quest'ultimo vince lo "scudetto degli allenatori", avendo fatto più punti di tutti: 80 in 36 partite, le prime due le fece Spalletti). I giallorossi, a -13 a fine girone d'andata, addirittura vanno in testa alla classifica a metà aprile, rimanendoci fino a quattro giornate dal termine del torneo, quando vengono di nuovo scavalcati dai nerazzurri. Al terzo posto il Milan, anch'esso partito malissimo e anch'esso con l'opportunità, a inizio primavera, di scavalcare i cugini in vetta: a differenza della Roma di Ranieri, i rossoneri di Leonardo gettarono la loro possibilità alle ortiche. Al quarto posto la Sampdoria di Delneri che, dopo una flessione seguita al grande avvio, riesce a farsi strada conquistando la possibilità di una qualificazione in Champions (fondamentale, in tal senso, il successo per 2-1 in casa della Roma, costato lo scudetto ai giallorossi). Se i blucerchiati riescono, in qualche modo, a tamponare l'inversione di tendenza rispetto alle prime giornate, non ci riescono Juventus e Lazio: i primi, dopo gli "scudetti estivi" e la sbornia delle prime partite, scricchiolano per tutto ottobre e novembre, fino al crollo definitivo in inverno, finendo settimi (la finale di Coppa Italia tra Roma e Inter, tuttavia, le dà una chance europea). La Lazio, addirittura, si salva solo a due giornate dalla fine. Il Genoa finisce in posizione anonima il torneo.

2010 / 2011 Dopo due giornate, la squadra in testa, da sola, è il Chievo! Nelle successive due, si fanno strada le ambizioni dell'Inter fresca di triplete, di poker di scudetti sul campo e nel frattempo passata da Mourihno a Benitez. Parte male il rinnovato Milan di Allegri (e di Ibrahimovic): perde clamorosamente a Cesena (seconda giornata) e non va oltre l'1-1 casalingo contro il Catania. Dopo quattro giornate, i rossoneri sono già a -5 dai nerazzurri. Partono male anche Juventus e Roma: i primi, passati tra le mani di Delneri, accusano pesanti scricchiolii in difesa, prendendo parecchi gol nelle prime gare casalinghe. I giallorossi, provati dalla straordinaria rimonta non riuscita l'anno prima, accusano vari cali di tensione ed eccessi di nervosismo, che la portano a perdere 5-1 a Cagliari e 2-1 a Brescia, senza andare oltre il pari casalingo contro Cesena (all'esordio) e Bologna. Da segnalare anche il poker di KO dell'Udinese nelle prime quattro giornate. Anche il Napoli parte male: solo una vittoria nelle prime quattro giornate, condite da un clamoroso KO interno col Chievo. Per tutto ottobre e fino al 10 novembre, comanda la vetta della classifica la Lazio di Edi Reja. Il campionato termina con il diciottesimo successo del Milan.  L'Inter, seconda, rispetto al bell'inizio ha un pessimo proseguo, che costringe Moratti a cambiare Benitez (nonostante questo, a dicembre, conquisti il Mondiale per Club) con l'ex rossonero Leonardo: il suo secondo posto i nerazzurri lo devono, soprattutto, al cedimento del Napoli. I partenopei di Mazzarri, terzi classificati, risultano essere, a lungo, la vera antagonista del Milan per lo scudetto. Altro Al quarto posto, l'Udinese: dopo la pessima partenza, i bianconeri di Guidolin giocheranno il miglior calcio in Italia, portandosi anche a -6 dal Milan a inizio aprile, prima che la duplice sconfitta contro Lecce e Roma togliesse dalla testa dei tifosi bianconeri qualsiasi illusione. Quinta la Lazio: la sua alta posizione è dovuta più alle amnesie di Juventus e Roma (le uniche a non riuscire ad invertire la tendenza), più che a meriti propri. Il Chievo si salva in tutta tranquillità.

Questo il racconto, esaustivo, delle ultime partenze anomale del campionato italiano. Come potete vedere, chi è partito bene negli ultimi anni o si è dovuto accontentare (la Lazio e l'Udinese nel 2009, l'Inter nel 2011), o, addirittura, è stato protagonista di un crollo vero e proprio (il Napoli nel 2009, Juventus e Lazio nel 2010). Al contrario, chi è partito male ha poi sognato a lungo (Milan nel 2009 e, soprattutto, 2010; Roma nel 2010 e Napoli e Udinese nel 2011), se non, addirittura, vinto il titolo (Milan nel 2011). Sono pochi i casi in cui la tendenza delle prime giornate non è stata invertita, sia nel bene (Inter nel 2010), sia nel male (Roma nel 2009 e nel 2011, Juventus nel 2011). Come a dire che si dà, come dice il collega Stellato, troppa importanza alle prime giornate, le quali sono divenute, negli ultimi anni, quasi del tutto interlocutorie. Facciano bene quindi a tenere i piedi a terra Juventus e Napoli (che hanno, comunque, un impianto di tutto rispetto). Per le milanesi e le romane, un motivo in più per sperare che, per loro, non sarà un brutto campionato.

Finisce qua la nostra rubrica sulle statistiche del campionato italiano. Appuntamento a sabato con una nuova giornata di Serie A.

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