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lunedì 24 gennaio 2011

Il pagellone 25 Milan easy, Udinese show Inter ko!

Gentili lettori ben ritrovati, ritorna il pagellone la rubrica che da i voti al campionato. Ci scusiamo per l'assenza nelle precedenti giornate e ripartiamo da questo 21° turno che ha visto imporsi Milan, Napoli e Roma tra le grandi, il pareggio della Juve e le sconfitte di Lazio e Inter. La classifica è sempre più interessante con 8 squadre in lizza per l'Europa di cui 4 per lo scudetto. In coda il Bari sembra destinato a scendere in B mentre dal Brescia al Chievo tutto può succedere.


Partiamo dal clou della giornata, UDINESE (8,5) - INTER (4,5) terminata con il netto punteggio di 3-1 in favore dei friulani. Prima sconfitta per Leo da quando siede sulla panchina nerazzurra, nulla di grave poiché ci può stare di lasciare le penne al Friuli, inoltre non bisogna dimenticare il fatto che i campionissimi stiano giocando ogni tre giorni dal 6 Gennaio. Certo è che contro Genoa, Cesena e Udinese si è vista qualche amnesia difensiva di troppo che ai più potrebbe suonare come un campanello d'allarme in vista della remuntada al Milan. Inspiegabile l'atteggiamento nel secondo tempo di ieri che ha visto i nerazzurri spettatori dello show bianconero, Inter troppo nervosa che contro il Palermo sarà falcidiata dagli squalificati che andranno ad aggiungersi agli infortunati di lusso.
L'Udinese merita qualche considerazione per il suo momento generale, nel giro di due settimane ha bloccato le due milanesi rischiando il colpaccio a San Siro, la squadra ha trovato la giusta continuità in trasferta abbinata alle sistematiche vittorie in casa. Udine è il posto ideale per fare calcio in virtù di una piazza tranquilla e poco esigente che non mette pressione, in virtù della politica dei Pozzo che vanno a pescare in America Latina facendo crescere questi talenti per poi rivenderli guadagnandoci soldoni da investire. Tutti i club migliori hanno messo gli occhi sul nino maravilla Sanchez (7) sul quale si scatenerà un'asta, chi non si muoverà è Di Natale (7,5) che sta trascinando la squadra come lo scorso anno alla faccia dell'età anagrafica. Complimenti a Guidolin (8) per aver plasmato questo gruppo facendo luccicare gli occhi e spellare le mani ai tifosi, questa Udinese è molto zemaniana e potrà sicuramente lottare fino alla fine per un posto in Europa League.

Il MILAN (6,5) ha colto l'attimo per allungare sulle altre, liquidando senza fatica il CESENA (4,5) mai pervenuto. I rossoneri non hanno brillato ma l'avversario non induceva a grandi sforzi. Ci ha pensato Ibrahimovic (7+) siglando un gol e mezzo mentre Pellegrino è diventato l'incubo di Antonioli a causa del secondo autogol in 7 giorni. Bene Robinho (7) che però non può sbagliare certi goal fatti sotto porta, benino Cassano (6) ancora in fase di rodaggio ma sempre pronto a scodellare un buon pallone. I rossoneri dopo un periodo un po' così sono rimandati ad altre prove più dure come quelle nel catino del Massimino e contro la Lazio nelle prossime due giornate.

Il NAPOLI (7,5) non molla la presa, 3 punti pesantissimi sul campo di un BARI (4,5) orrendo. Gli azzurri hanno dominato la partita senza problemi, Lavezzi (7,5) autentico trascinatore, gol, assist, giocate funamboliche del pocho che fanno sognare la città partenopea. Ancora a segno el matador Cavani (7) che possiamo indicare come l'acquisto più utile per una squadra di serie A (vero Zamparini?). Sinceramente siamo sorpresi da questa squadra, pensavamo potesse avere qualche battuta d'arresto ma la continuità ,per un gruppo inferiore ad altre grandi, è impressionante tant'è che il Napoli potrebbe fare un campionato stile Roma dello scorso anno. Complimenti!

Passiamo alla ROMA (7) che ha battuto il CAGLIARI (5) per 3-0, un punteggio esagerato e troppo pesante nei confronti dei sardi che hanno giocato un buon primo tempo. Momento positivo e fortunato per i giallorossi alla non vittoria consecutiva all'Olimpico, la sesta vittoria nelle ultime sette gare tra campionato e coppa, dunque periodo ok nonostante le vicissitudini in quel di Trigoria e un gioco arido. La sensazione è che la Roma per poter rimanere in alto debba fare quadrato attraverso i giusti comportamenti dei giocatori i quali si devono mettere in testa che la rosa lunga e il turn over sono sinonimo di squadra di livello, si gioca ogni tre giorni e dunque spazio per tutti, ma addirittura chi parte dalla panchina entra sempre e per di più risolve la partita. Ranieri (7) gioca col fuoco lasciando in panchina, dall'inizio, alcuni giocatori ma c'è poco da dire poiché sta avendo ragione lui. Due parole su Totti (7) autore di una bella prestazione nel giorno della rete n° 250 in maglia giallorossa, la n°196 in campionato, numeri straordinari alla faccia di chi gli imputa la colpa dei mancati successi nei vari anni.

La LAZIO (5) scivola al quarto posto dopo la sconfitta contro il BOLOGNA (8) per 3-1. Non male il primo tempo con Floccari (6,5) protagonista di una gara nella gara contro Viviano (7+). Ripresa nervosa che ha visto i felsinei prevalere grazie al solito Di Vaio (7,5). La Lazio ha pagato la sconfitta nel derby mettendo in campo molto nervosismo soprattutto con Zarate (4) che a fine partita si è reso protagonista di gesti sconsiderati dopo non aver inciso sul campo, il suo rapporto con Reja è ormai logoro e anche i tifosi iniziano a spazientirsi. Complimenti al Bologna che sul campo ha conquistato 28 punti e sarebbe la nona forza del campionato se non ci fossero quei maledetti 3 punti di penalizzazione, nonostante la burrasca societaria la squadra ha saputo mantenere la concentrazione portando rispetto alla piazza e ai tifosi, rispetto che è venuto meno da presunti dirigenti e nuovi presidenti.

La JUVENTUS (6-) non è andata oltre lo 0-0 contro la SAMPDORIA (5,5). Gara brutta e avara di emozioni fatta eccezione per 2 rigori in movimento falliti da Pazzini e Del Piero, molti infortuni, molti falli e poco gioco. Per quello che riguarda la Juve ci può stare di pareggiare a Genova ma la prestazione è stata deludente, solo nel finale i bianconeri hanno spinto ma tre quarti di gara sono stati vissuti secondo una logica rinunciataria. Delneri è apparso nervoso e anche un po' piccato con la società, come a dire “ho questi giocatori quindi non chiedetemi lo scudetto”, parlare di tricolore è utopistico ma arrivare in Champions è un sacrosanto dovere prima di investire nel mercato estivo per rinforzare una squadra che ha buchi in ogni reparto oltre ai soliti infortuni nelle terre di Vinovo.

Infine i voti alle altre: PALERMO (7-), BRESCIA (5), PARMA (7), CATANIA (5), CHIEVO (5+), GENOA (5,5), FIORENTINA (5), LECCE (6,5).

MIGLIOR SQUADRA: UDINESE
PEGGIOR SQUADRA: BARI
SPECIAL ONE: DI NATALE

SPECIAL FLOP: ZARATE
SPECIAL GOAL: MENEZ

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