Gentili lettori ben ritrovati ritorna il pagellone, la rubrica che da i voti al campionato giunto alla 17^ giornata, l'ultima annuale prima della sosta natalizia. Oggi sconfineremo parlando del mondiale per Club che ha visto l'Inter conquistare il quinto titolo del 2010 ma alle prese con la grana Benitez. Per quello che riguarda il campionato, il colpo della giornata lo ha fatto la Roma andando a vincere in casa del Milan riaprendo i giochi del campionato con Lazio e Napoli che in zona Cesarini/Mazzarri riescono a vincere portandosi a -3 dai rossoneri, sempre in zona Cesarini sfuma la vittoria della Juve a Verona che relega i bianconeri al quarto posto. Rinviato per neve il derby della lanterna tra Sampdoria e Genoa. Partiamo dall' INTER (8) che ha battuto 3-0 il MAZEMBE (5) nella finale del Mondiale per Club, con questa vittoria i nerazzurri salgono sul tetto del mondo con il quinto titolo del 2010. Chiariamo subito che il voto (8) non è certo per la prestazione, comunque positiva, ma è gonfiato per la vittoria finale e per questo anno magico. Tralasciamo l'analisi della partita che non ha offerto nulla di rilevante, il Mazembe si troverebbe nella parte destra della nostra serie B, ci concentriamo sulla grana Benitez (4) che è esploso al termine della partita. Ha voluto dire la sua dopo tante critiche come se avesse conquistato chissà cosa, le vittorie contro Gnam Gnam e Mazembe rappresentano la normalità per una squadra come l'Inter e guai se non fossero arrivate. Benitez chiede supporto, Benitez chiede mercato, Benitez chiede rispetto, Benitez chiede di farsi cacciare? Moratti in queste ore ci sta pensando seriamente dopo l'autorete dello spagnolo che potrebbe abbandonare da “vincitore” ,suo dire, di due trofei. In passato lo abbiamo difeso dando la colpa ai giocatori ma quelle parole non andavano dette poiché hanno rovinato la festa interista, è incredibile come questa squadra e questi tifosi non riescano a godersi in pieno le vittorie; il giorno dello scudetto i festeggiamenti furono in tono minore per evitare distrazioni in vista della finale di Champions che, una volta vinta, ha portato tanta gioia mista alla delusione per l'addio, con tanto di lacrime comuni, del Mou e le minacce di Milito e Maicon, oggi niente festa per le parole di Rafa, poteva essere l'occasione per ritrovare la giusta serenità dopo 4 mesi infernali e critici, la spinta giusta per ripartire con un nuovo titolo e invece polemiche a non finire. Caro Benitez hai sbagliato, hai preso una squadra logora, stanca, appagata, orfana del Mou ma questa uscita dovevi evitarla a meno che non te ne voglia andare aspettando l'esonero per uscire da “vincitore” e vittima.
Veniamo al campionato con la ROMA (7-) che ha vinto contro il MILAN (5-) per 1-0 riaprendo le sorti del campionato. La gara è stata brutta, noiosa, non certo un bel vedere per il mondo estero. Per la Roma era un viatico importante, la possibilità di scivolare a -13, restare a -10 oppure come è accaduto avvicinarsi a -7 e come dice De Rossi “fa meno freddo”. Per i giallorossi si tratta della prima vittoria in trasferta ma la squadra non convince come lo scorso anno, la vittoria è stata anche un po' fortunosa grazie alla rete di Borriello (7) che serviva come il pane a questa squadra che si è retta sulla linea difensiva alta che ha fatto cascare Ibrahimovic (5) nella trappola del fuorigioco. Per il resto palla a Menez (6,5) aspettando che il francese accenda la luce, la Roma di oggi è questa, non c'è più una produzione di gioco visto che Ranieri (6) preferisce Pizarro in panchina, la partita è stata impostata per cercare il pareggio tanto che il tecnico è stato salvato da Borriello. La Roma è come un romanzo bellissimo, appassionante ma incompleto, ha vinto contro Inter, Lazio, Milan, pareggiato con la Juve eppure si trova dietro a queste (Inter esclusa), a causa della leggerezza con la quale affronta le piccole che rappresentano la strada per vincere lo scudetto, il Milan ha perso contro Juve e Roma, pareggiato con la Lazio eppure è davanti a tutte e tre anche con distacchi di non poco conto a dimostrazione che Ibra potrà steccare con le big ma le piccole se le mangia tutte e quelli sono i punti che pesano alla fine. I rossoneri hanno giocato male dopo 20' buoni con Pirlo in campo a prendersi la scena, è come se con la sua uscita per infortunio si sia staccata la spina della corrente, blackout totale. Sicuramente il Milan più brutto visto in casa (l'Ajax non fa testo), i rossoneri erano già proiettati alle vacanze, forse hanno sottovalutato Roma, sono stati anche un po' sfortunati ma hanno bisogno di alcuni giocatori chiave da Tiago Silva a Pirlo passando per il miglior Ibrahimovic.
Complimenti alla LAZIO (7,5) voto un po' gonfiato per la straordinaria stagione, 3-2 al cardiopalma contro l' UDINESE (5,5). La partita è stata bellissima, vibrante, ricca di occasioni, con cinque reti, aperta fino alla fine ma con altrettanti errori difensivi e sotto porta imbarazzanti. Poteva finire con qualsiasi segno in schedina, da sempre Reja e Guidolin si sono fatti valere per l'ordine delle proprie squadre ma ieri sembravano due Zeman a confronto. Si è giocato solo nelle due aree con il centrocampo lasciato come terra di corsa e conquista verso l'area avversaria. La Lazio continua a volare, 33 punti non sono un caso, difficile che lotti per il titolo ma la Champions non può sfuggire con un Hernanes (7,5) sempre più protagonista.
Passiamo al NAPOLI (7,5) che ha conquistato 3 punti di una pesantezza inaudita che le consentono di passare le feste al secondo posto a -3 dal Milan. 1-0 al LECCE (6=), rete di Cavani (7,5) in piena zona Mazzarri (8), ormai è una consuetudine trovare la rete decisiva nei minuti di recupero, sono davvero tante le partite risolte in questo modo come contro il Cagliari, col Palermo, Steaua e infine il Lecce ma la lista ne include altre. Un Napoli pratico, cinico, che vince 1-0, che sa soffrire e punire l'avversario nel modo più spietato, frutto del grande carattere che Mazzarri ha trasmesso ai suoi giocatori. Cavani è uno che giocherebbe tranquillamente nel Real o nel Barcellona, la magia di ieri è da conservare nelle teche e da rispolverare fra qualche anno. Intanto il San Paolo gode e trascina la squadra in alto come ai tempi di Diego Maradona..
Finale concitato per le squadre di alta classifica con il goal di Cavani preceduto dal pareggio di Pellissier (7) che ha dato uno schiaffone alla JUVENTUS (6+) bloccata sul pari dal CHIEVO (6+). La Juve avrebbe meritato di vincere ma non possiamo darle una votazione più alta poiché siamo alla solita altalena di risultati che vedono i bianconeri alternare vittoria e pareggio senza dare continuità ai tre punti. Ma la prestazione è da ritenersi positiva contando l'assenza del centrocampo, la tenuta nonostante l'inferiorità numerica, il solito carattere che questa volta non è bastato. I bianconeri potevano chiudere la pratica con Iaquinta e Krasic (inspiegabilmente sostituito nel finale), dal possibile 0-2 alla botta del pareggio che toglie due punti pesanti vista la sconfitta del Milan che avrebbero rilanciato le possibilità juventine in chiave tricolore. Questa mancanza di continuità non ci fa pensare a una Juventus da scudetto che comunque ha gettato le basi per un futuro roseo. Complimenti al Chievo che dopo aver fermato Inter e Roma ha bloccato i bianconeri, il pareggio non è uno scandalo ma quanta fatica nonostante la superiorità numerica.
Ecco i voti alle altre: CESENA (7), CAGLIARI (5), BARI (6), PALERMO (5,5), BOLOGNA e PARMA (6), CATANIA (7), BRESCIA (5+)
MIGLIOR SQUADRA: INTER
PEGGIOR SQUADRA: MILAN
SPECIAL ONE: MAZZARRI
SPECIAL FLOP: BENITEZ
SPECIAL GOAL: CAVANI
A tutti voi gentili lettori l'augurio di un Buon Natale e di un felice 2011, appuntamento al prossimo anno...
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