Abu Dhabi Yas Marina eccezionalmente campo principale?

Il Mondiale di Formula 1 sta arrivando al suo epilogo, con quattro piloti ancora matematicamente accreditati, uno in testa (Fernando Alonso), altri due che incalzano fortemente (i due della Red Bull), un altro che spera nella discesa delle divinità in autodromo (Lewis Hamilton). Un campionato che bisognerà soffrire e penare fino all'ultimo. Il Brasile ha portato alla doppietta Vettel-Webber, con Alonso rimasto lì al terzo posto. Le prestazioni velocistiche dicono Red Bull favorita per le caratteristiche dell'ultimo circuito stagionale e i calcoli matematici si stanno già sprecando. Ce la può fare Fernando ad arrivare almeno secondo evitando una doppietta anglo-austriaca che si paventa abbastanza probabile? C'è stato però il Gp di Interlagos, raccontato da Giulio Delfino, naturalmente. Una partenza che arriva alla chiusura di "Tutto il calcio minuto per minuto", una parte centrale di gara tra le interviste degli allenatori di calcio, un finale dentro il campionato di Pallavolo. Abbiamo fatto un piccolo calcolo totale degli effettivi interventi di Delfino durante questo Gran Premo e quello di due settimane fa in Corea, che si corse tra Santa Messa e programmi registrati in cui non si sarebbe potuto interrompere. Ebbene, la corsa di Interlagos, disputatasi nel corso di un contenitore sportivo come "Domenica Sport", è stata raccontata con circa due minuti in meno rispetto a quella di Yeognam. Strano ma vero. Delfino non ha potuto raccontare i primi giri di bagarre, con la rimonta di Alonso dal quinto al terzo posto, ha dovuto dare dei flash nella parte centrale (dove è accaduto poco o nulla a dire il vero), per poi raccontare gli ultimi 2-3 minuti di corsa. C'è un piccolo neo nella cronaca di Giulio Delfino e nel racconto dell'arrivo. Una dimenticanza: si sa che nel mondo delle corse non rimane alla memoria degli appassionati l'albo d'oro del Campionato Costruttori, però comunque non è stato detto del successo iridato della Red Bull. Forse una dimenticanza dovuta all'enfasi del momento e dal doveroso bisogno di interventi sintetici, chi lo sa. L'importante sarà l'annuncio di chi vincerà il titolo Piloti a 60 anni esatti dal primo Mondiale del 1950. Sarà una corsa che si correrà alle ore 14 di domenica e si sovrapporrà alla Serie A, quindi durante "tuttoilcalciominutoperminuto", oltre che al divertententissimo anticipo di campionato di mezzogiorno. Provocazione: non sarebbe un'eresia concedere al Gran Premio il campo principale della trasmissione fino alla fatidica bandiera a scacchi o comunque, inserire in scaletta un evento di così grande importanza, in una domenica pomeriggio di campionato che obiettivamente non ci proporrà sfide di grandissimo rango, con tutto il rispetto. Sarebbe troppo poco lasciare solamente i tradizionali flash ogni 2-3 giri dei campi di calcio. Non è una gara come le altre, ma LA gara. Noi la buttiamo lì. Nel frattempo, ci risentiamo la radiocronaca del Gp d'Interlagos. Ed incrociamo le dita.



Domeniche pomeriggio come quella appena passata, invece, saranno abbastanza rare. Lazio-Roma, Milan, Juventus, Napoli. Non per mancare di rispetto alle provinciali, ma sentire un Alfredo Provenzali in un:"Da Roma, per Lazio-Roma, Riccardo Cucchi!", converrete con noi, ma è tutta un'altra musica. Ed allora risentiamoci le migliori emozioni del derby capitolino con la voce più autorevole e quindi più indicata per una partita come questa dove ogni virgola può far accendere gli animi beceri di un tifoso (attenzione però ai lapsus o alle sviste...), nell'epoca dei cronisti esagitati, urlati e tifosi ottusi (siamo in un'epoca dove:"Gli urli di Zampa sono centovolte meglio di 'sto sonnellino di Cucchi" : beh, noi ci teniamo questo piacevolissimo sonnellino).