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mercoledì 6 ottobre 2010

Un passo nella storia - Episodio 31

Oggi non parliamo di Tutto il calcio minuto per minuto, ma di suo "figlio". Ovvero Tuttobasket, trasmissione inventata da Massimo De Luca che ricalca l'originale e che ha tenuto a battesimo alcune delle attuali voci di Tutto il calcio. L'articolo che vi propongo è apparso sulla Gazzetta dello Sport del 28 marzo 1996 a firma Enrico Speroni. Si tratta di un "caso" che riguardò la trasmissione, che doveva essere sospesa a causa delle elezioni, ma che venne "salvata" dopo la protesta della Federbasket.
Roberto Pelucchi

Come ti salvo il basket. Così muore e risorge una trasmissione sportiva

Questa è la piccola storia di una morte improvvisa e di un'altrettanto improvvisa resurrezione. Protagonista è Tuttobasket, storica trasmissione radiofonica che per la prima volta in quasi vent'anni (è nata nella stagione 1978-79 su idea di Massimo De Luca) si apprestava, domenica, a mancare l'appuntamento con gli ascoltatori. Ma nel pomeriggio, dopo un comunicato della federbasket che ha suscitato parecchie reazioni, l'intervento della direzione generale della Rai ha evitato il black out. La vicenda comunque merita di essere raccontata anche perché potrebbe ripetersi e coinvolgere, ad aprile, altre dirette radiofoniche. Partiamo dall'allarme lanciato dalla federbasket dopo una telefonata con la Rai. Al solito colloquio per sapere quale sarebbe stato il campo principale di domenica (perché un uomo della lega affianca il radiocronista e raccoglie i risultati della A2) si era sentita infatti rispondere: "Probabilmente non ci sarà il programma". Da qui la nota: "La Rai ha verbalmente comunicato alla Federbasket la sospensione del programma radiofonico Tuttobasket per ragioni interne all'azienda, sembra relative alle sedi regionali... La federbasket ritiene che l'interruzione del servizio nella fase finale del campionato oltreché rappresentare una patente violazione del contratto vigente fra le parti sia particolarmente grave per lo sport in genere e per il basket in particolare, si riserva pertanto, ove la notizia fosse confermata, di assumere insieme con la lega ogni più opportuna iniziativa per la salvaguardia dei propri diritti e delle aspettative degli ascoltatori". Per capire come mai Tuttobasket viene sospeso bisogna ricostruire la vicenda degli inviati radiofonici sportivi. La redazione è composta da sei persone (Cucchi, Gentili, Forma, Luzzi, Delfino e Orlando), gli altri giornalisti che raccontano lo sport provengono dalla Testata regionale e, una decina di giorni fa, sono stati bloccati dal direttore Vigorelli con una circolare in cui dice che per problemi di organico carente, visti anche gli impegni legati al periodo elettorale, nessuno può uscire dalla propria regione e seguire rubriche per altre testate. Unica eccezione è Tutto il calcio. In queste condizioni Luigi Coppola, responsabile dello sport radiofonico, ha poco da scegliere: niente diretta per la Milano Sanremo e niente diretta di basket per le final four di coppa Italia (Collini e De Cleva dipendono da Trieste), salta la trasferta di Mazzoni (sede di Pescara) al seguito della F.1 e il futuro non è migliore perché, oltre a Tuttobasket, in queste condizioni non è possibile coprire le classiche del Nord di ciclismo e l'appuntamento di coppa Davis. A fine aprile (elezioni permettendo) la situazione dovrebbe tornare normale, ma il danno è fatto. E l'amarezza è tanta, sia per i giornalisti radiofonici (che nel '95 hanno garantito circa 1000 ore di sport) sia per gli ascoltatori. La motivazione oltretutto ha dell'incredibile: la Rai sospende dei programmi, cioè rinuncia a fornire un servizio, perché impegnata per le elezioni politiche. Domenica Tuttobasket (RadioUno, 19.30) è andato in onda per fortunate coincidenze: si giocava infatti a Fabriano, Trieste e Reggio Calabria e pertanto Carboni, De Cleva e Raffa hanno potuto raccontare le partite senza uscire dalla loro regione. Sono gli stessi politici a reagire stupefatti. "E necessario - dice Gianni Rivera (Patto Segni) - un intervento del direttore generale della Rai che dovrà subito prendere provvedimenti in merito alla inaudita decisione di sospendere Tuttobasket... sarebbe opportuno un immediato ripensamento da parte della Rai. Il basket è pari al calcio come immagine sportiva e di conseguenza una decisione del genere non può che danneggiare l'immagine della tv di Stato. Proprio nel momento in cui si discute di diritti radiotv la Rai interviene stoppando il basket trovando la scusa che i giornalisti servono per la campagna elettorale, è' tutta demagogia". Gli fa eco Gianfranco Nuvoli (Forza Italia): "Non capisco perché Tuttobasket debba venire sospeso nel momento clou della stagione con la scusa che i giornalisti radiofonici sono impegnati per le elezioni politiche... E opportuno che la presidente Moratti intervenga con decisione". E così avviene. Il direttore generale Materia prende in mano la situazione e in serata la Rai comunica che domenica Tuttobasket andrà regolarmente in onda. Porcacchia, direttore del giornaleradio Rai, dichiara: "Ci sono state alcune difficoltà legate ad una situazione contingente che tuttavia sono state risolte nel pomeriggio". Pare, però, che la trasmissione verrà fatta un po' al risparmio: soltanto De Cleva e un campo collegato. Dalla radio alla Tv con una buona notizia: oggi la Rai dovrebbe annunciare che sabato darà in diretta su Rai 3 l'anticipo Juve-Parma e fra 15 giorni raddoppierà con Juve-Samp.

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