Partiamo subito dalla madre di tutte le partite europee REAL MADRID (8,5)- MILAN (4), terminata con la netta vittoria delle merengues per 2-0 grazie alle reti di un immenso Cristiano Ronaldo (8) e di Ozil (7,5) . Il risultato sta stretto agli spagnoli che avrebbero meritato di vincere anche con tre reti di scarto, Mou ha stravinto su Allegri grazie a un impostazione tattica che ha bloccato ogni idea dei rossoneri, è stata un'autentica lezione di calcio. Il Milan non è mai entrato in partita, certo subire due reti in due minuti è un colpo basso ma il tempo per riaprire il match c'era tutto, l'attacco composto dal trio delle meraviglie non si è mai visto (Ibra, Pato, Ronaldinho 4), la difesa ha confermato tutti i suoi limiti concedendosi alle sfuriate dei blancos, il centrocampo è stato cancellato. Il Real ha punito il Milan recuperando sempre palla in mezzo al campo trovando una difesa troppo alta, orfana di Thiago Silva.
Nei precedenti numeri abbiamo sottolineato l'importanza degli equilibri in questa squadra che gioca con tre attaccanti più Seedorf, nelle ultime gare si era visto un miglioramento rispetto all'inizio, certezze spazzate via al primo vero esame stagionale poiché vincere contro Parma e Chievo dovrebbe essere nelle corde del Milan. Se la squadra non è in grado di reggere le tre punte che si cambi o comunque si inserisca Boateng in luogo di Seedorf. La qualificazione non dovrebbe essere un problema nonostante la vittoria dell'Ajax che nell'ultima giornata si recherà a Milano.
Complimenti al Real e a Mourinho (7+), si inizia a vedere un bel gioco, sempre richiesto dagli aficionados, è iniziata la costruzione di una filosofia vincente.
Siamo alla ROMA (4) sconfitta da un ottimo BASILEA (8,5) che ha colto un insperato 3-1 allo Stadio Olimpico. Tutt'altra Roma rispetto alla gara contro il Genoa, difesa in bambola, errori elementari, squadra spaccata in due e senza equilibrio, poca grinta, confusione tattica e gambe imballate. Questa in sintesi la stagione della Roma racchiusa nella gara di martedì, la crisi giallorossa ha tante cause che nel tempo si sono sovrapposte, cerchiamo di capirle: 1) CLAUDIO RANIERI (4), il tecnico è in confusione totale, cambia modulo in continuazione negando certezze alla squadra, le sue parole “non riesco più a motivarli” fanno capire come la squadra non lo segua più per molteplici motivi, forse perché il prossimo anno con la nuova proprietà l'allenatore sarà un altro ma anche perché lo stesso tecnico ha fatto di tutto per arrivare a questa situazione con le sue parole dei mesi scorsi, per le richieste di impostazione tattica (difensiva) che non fa parte delle caratteristiche della rosa. 2) TENUTA FISICA, la preparazione è stata incentrata tutta sulla palla senza rifornire le gambe, con la motivazione “così l'Inter ha vinto 3 titoli” che è un tutto dire, la squadra non si regge in piedi e non è un caso che Borriello sia l'unico a correre per 90' (preparazione fatta col Milan). 3) TESTA, probabile una paura di perdere nuovamente come nel 2008 e nel 2010 e di rimanere “scottati” un'altra volta, forse nei giocatori è scattato un meccanismo che li considera non vincenti, quasi arrendevoli dinanzi allo strapotere dell'Inter. 4) SOCIETA', è un momento delicato per via della transizione, ma per il momento la dirigenza si faccia sentire a muso duro, mercoledì i giocatori hanno vinto contro la società che chiedeva il ritiro, evidentemente c'è poco polso. Infine diciamo che mandare via Ranieri non avrebbe senso, pur essendo il maggior responsabile, non vediamo altri in grado di fare meglio. I critici che vedevano in Totti il problema numero uno si ricredano e aprano gli occhi.
Eccoci all' INTER (7) che ha vinto 4-3 contro il TOTTENHAM (4,5), noi consideriamo la partita fino al 4-0, tutto quello che è successo dopo non fa testo, chi pensa a un Inter con problemi non si faccia facili illusioni, è normale mollare psicologicamente dopo un poker realizzato in pochi minuti. Tanto di capello agli inglesi che hanno reagito ma la prima mezzora è da 0 in pagella, complimenti a Bale (8,5) autore di una tripletta, tre reti belle che lo porteranno dentro a trattative di mercato ma il ragazzo si era messo in mostra anche in precedenza. Comunque siamo alle solite, grande Inter e anche un po' pazza, la squadra nonostante le assenze si regge sulla forza devastante di Eto'ò (7,5), i nerazzurri hanno tutte le carte in regole per concedere il bis europeo oltre quello italiano che sembra essere scontato.
Passiamo all'Europa League, la sfida di maggior interesse ha riguardato il NAPOLI (6) che ha incontrato al San Paolo un LIVERPOOL (6) privo delle sue stelle. 0-0 finale che rispecchia in pieno l'andamento di una gara brutta in cui ha prevalso il controllo tattico. Le uniche emozioni le hanno regalate un tiro di Hamsik salvato da Konchesky sulla linea e dalla parata di De Sanctis su Babel, per gli azzurri è il terzo pari in tre incontri.
La SAMPDORIA (5=) ha perso 2-1 contro il METALIST (7+), in trasferta. Davvero un peccato visto come si erano messe le cose grazie alla rete di Koman, gli ucraini non hanno ceduto e sono riusciti a ribaltare il risultato grazie a due reti bellissime nonostante l'inferiorità numerica. La qualificazione è a rischio
La JUVENTUS (6) non è andata oltre il pari, 1-1, contro il SALISBURGO (6), in Austria. C'era da aspettarselo vista la competizione non di primo livello contro un campionato che ora inizia a farsi interessante. Si sono rivisti gli errori difensivi che potevano costare la sconfitta, come al solito ci ha pensato Krasic (7) che entrato dalla panchina ha firmato la rete del pari e cercato di dare una impronta diversa alla sua squadra. Tre punti dopo tre gare appaiono troppo pochi per una squadra come la Juve che si presentava favorita il giorno del sorteggio
Chiudiamo con il PALERMO (4) travolto al Barbera dal CSKA MOSCA (8), potevamo dare di meno ma vista la competizione e il turn over ci sembra giusto non infierire, piuttosto la brutta figura si poteva evitare, gli errori difensivi sono stati imbarazzanti e da prima categoria. Espulso Pastore, qualificazione a rischio.
Ci sembra doveroso sottolineare come su 7 squadre abbia vinto solo l'Inter, il ranking uefa ormai è andato, la Germania incassa e ringrazia. L'Europa League non interessa alle squadre se non dai quarti in poi, l'impressione è che qualcuno cerchi di farsi eliminare per avere rogne in meno, l'ex Uefa non interessa a nessuno come detto da un presidente che però spara cifre altissime per i diritti radiofonici sulle stesse gare che “non interessano a nessuno”, vero De Laurentis?
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