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sabato 3 luglio 2010

Il pagellone mondiale 20

Gentili lettori ben ritrovati, dopo due giorni di pausa è ripreso il mondiale 2010 con i primi due quarti di finale, l'Olanda ha eliminato il Brasile vincendo 2-1 in rimonta. E' il fallimento di Dunga  e del suo gruppo, che non avevano mai convinto in questo mondiale, la delusione nel paese è tanta, lacrime e tristezza per chi da sempre è obbligato a vincere.
Chi ride è l'Olanda che il 6 affronterà l'Uruguay vittorioso sul Ghana per 5-3 d.c.r., ma è clamorosa l'eliminazione degli africani con Gyan che ha mandato sulla traversa un calcio di rigore al 120'!!. Finisce così il sogno africano mentre la celeste vola come nel 1950.
Oggi alle 16:00 occhi puntati su Argentina-Germania sempre più rivali, mentre alla 20:30 chiuderà il programma Paraguay-Spagna.
Buona lettura...Zuma!
Dunque il BRASILE (4,5) è fuori dal mondiale, eliminato dall'OLANDA (6,5) che avanza in semifinale. Il risultato è sorprendente se si pensa al primo tempo in cui si è vista una sola squadra in campo, il Brasile. Nella ripresa crollo dei verdeoro e reazione dell'Olanda che vince meritatamente l'incontro.
Come avevamo ipotizzato le due squadre si sono specchiate nel consueto 4-2-3-1. Dunga recupera Melo mentre Van Marwijk fa da pompiere spegnendo la polemica tra Van Persie e Sneijder.
Il Brasile è partito forte, rete annullata a Robinho, pochi minuti dopo gol valido sempre con Robinho servito assai bene da Felipe Melo, il suo passaggio centrale taglia tutta la difesa incredibilmente aperta, inserimento di Robinho (7) e 1-0. Da quel momento si vede solo la nazionale pentacampione, il gioco non sarà una meraviglia ma colpisce la personalità, il modo di gestire il risultato, l'attenzione da parte di tutti i giocatori, sembra non esserci storia anche perché l'Olanda non si vede per nulla, Robben (6) e Sneijder sono bloccati, Van Persie fa poco movimento e riceve pochi palloni giocabili, i tulipani non riescono ad attaccare, regna la confusione.
Dicevamo del Brasile che gestisce bene ma c'è poca samba nel suo gioco, l'azione più bella parte da Robinho che si libera in dribbling degli avversari, servizio per Fabiano che di tacco smarca Kaka, conclusione a giro e parata prodigiosa di Stekelenburg (7).
I primi minuti della ripresa sono come la prima frazione di gioco, la svolta arriva con il pareggio, cross da destra di Sneijder e palla che finisce in rete deviata da Felipe Melo (4) che si mette davanti a Julio Cesar (4,5) il quale evidentemente non ha comunicato con il proprio giocatore. Un gol clamoroso che cambia le carte in tavola, Brasile stordito e Olanda più volitiva che inizia a spingere facendo sempre molta attenzione alla fase difensiva. Il 2-1 arriva sugli sviluppi di un corner, Kuyt di testa fa da sponda per Sneijder (8) che con la capoccia mette dentro per il sorpasso. L'asso dell'Inter è stato lasciato libero di mettere la palla in rete con Felipe Melo completamente fermo a guardare. A quel punto Dunga avrebbe dovuto sostituirlo per evitare ulteriori danni che puntualmente sono arrivati, rosso inevitabile per una brutta reazione nei confronti di Robben, Brasile in 10 e sotto di una rete, l'impresa è impossibile, i verdeoro arrancano cercando di pervenire al pareggio ma in modo confuso con la squadra molto allungata e l'Olanda sempre pronta a ripartire in contropiede, clamorosa l'occasione sprecata per il 3-1 con una netta superiorità numerica nell'area avversaria. Alla fine lacrime di disperazione per i brasiliani, il loro obbiettivo è sempre quello di vincere, non c'è un traguardo inferiore alla vittoria che li possa soddisfare, il calcio è una religione, il calcio è il Brasile, terra che oggi e nei prossimi giorni sarà vestita a lutto con con tante lacrime versate e ancora da versare.

Il mondiale dei verdeoro non è mai stato esaltante, una squadra poco spettacolare che in patria non è mai piaciuta, una squadra più europea e italiana che brasiliana, non è un caso che la maggior parte dei giocatori giochino nel nostro campionato o ci siano passati come Kaka e lo stesso Dunga, giocano quasi tutti in Europa, il punto forte era la difesa che ieri si è sbriciolata in un colpo solo. Anche Julio Cesar e Lucio hanno tradito, si salvano Maicon (6+) e l'impeccabile Juan (6,5). Kaka (5) è in crisi da più di un anno, la sua prima stagione madridista è stata fallimentare, esce da questo mondiale con zero reti, ci mette tanta volontà ma non basta, il vero Kaka è un fantasma rimasto a Milanello. In attacco solo Robinho è andato bene mentre Luis Fabiano (4) si è visto solo per un colpo di tacco.
Felipe Melo merita un capitolo tutto per sè, per la partita e per il dopo partita, ha condizionato la gara, i due gol sono colpa sua, l'espulsione è di una ingenuità pazzesca, questo giocatore perché è stato portato in nazionale? E' stato uno dei peggiori con la maglia della Juve eppure Dunga ha dato fiducia a uno che è sempre stato sopravvalutato. Nel dopo partita anziché chiedere scusa ha attaccato tutti dicendo di fregarsene delle critiche “chi capisce di calcio sa che ho fatto un gran mondiale”. Non vorremmo sembrare presuntuosi ma per quel poco che ne capiamo il suo mondiale è stato imbarazzante, Marotta cerchi subito acquirenti per evitare guai.
Dunga (4,5) si è preso tutte le responsabilità (ci mancherebbe), ma le sue scelte sono state fallimentari, detto di Melo, ci chiediamo come abbia potuto lasciare a casa Ronaldinho e Pato, convocando uno dei giocatori peggiori della storia brasiliana, tale Julio Baptista. Dunga come Lippi, fermo nel convocare i suoi fedelissimi tralasciando la meritocrazia, per esempio è stato convocato Doni che fa il secondo di J. Sergio nella Roma, ovviamente questa scelta non ha inciso ma è solo un esempio per capire come ha lavorato l'ormai ex c.t verdeoro.
La squadra non ha mai giocato un gran calcio, quello spumeggiante e bailado anche se possiamo capire la decisione di puntare molto sulla difesa che per 3/5 era dell'Inter campione di tutto.
Ora non resta che aspettare 4 anni, quando i mondiali si giocheranno in casa, come detto prima, i brasiliani sono sempre obbligati a vincere, immaginatevi fra quattro anni, non vorremmo essere nei panni del nuovo c.t., in bocca al lupo!.

L'Olanda invece se la ride, la finale è a un passo se non già conquistata, gli orange sono nettamente superiori all'Uruguay. Sneijder a questo punto è da pallone d'oro, decisivo con l'Inter, decisivo in nazionale, TALISNEIJDER è presente ovunque,ogni azione parte dai suoi piedi fatati,se l'azione parte da altri giocatori lui è sempre pronto a finalizzarla, il migliore in questo mondiale, è il suo anno, non smette di vincere e non è ancora finita.
Gli orange non sono belli da vedere come in passato, fin dalla prima partita abbiamo potuto vedere un cambiamento, più prudenza e cinismo, meno spettacolo, in passato è bastata una serata no per andare a casa, oggi la squadra è sempre molto attenta anche se il primo tempo disastroso deve far riflettere. Quest'Olanda può vincere il mondiale e fare come l'Italia che non partì con il favore dei pronostici ma che alla fine vinse. Argentina,Germania e Spagna le sono superiori ma anche il Brasile lo era, almeno sulla carta, ma sarà il campo a decretare vincitori e sconfitti.

I tulipani dovranno affrontare l'URUGUAY (6,5) vittorioso 5-3 d.c.r sul GHANA (6) che esce a testa alta ma con il morale a pezzi. I 90' si sono conclusi sull'1-1, vantaggio del Ghana con Muntari (7,5) rete incredibile dalla lunghissima distanza, pareggio di Forlan (7,5) su punizione. La partita non è stata molto bella, primo tempo ghanese, ripresa uruguaiana. Nei supplementari non è successo praticamente nulla, rigori inevitabili ma al 120' il Ghana si trova davanti all'occasione più grande di tutta la sua storia calcistica, il milanista Adiyiah di testa mette praticamente in rete ma Suarez si immola cacciando la palla dalla linea con le mani, rosso inevitabile e conseguente rigore a tempo scaduto. Tutti abbiamo tifato Ghana, unica rappresentante del calcio africano, le speranze di un continente e di quasi tutto il mondo sono ricadute su Asamoah Gyan il cui tiro dagli 11 metri si è stampato sulla traversa. Era destino l'eliminazione, avvenuta nella lotteria dei rigori, Muslera (8=) ne ha parati due, la fortuna ha voltato le spalle agli africani, uscire ai rigori normali è pesante ma quel rigore sbagliato al 120' fa malissimo, una coltellata, una ferita che resterà aperta chissà per quanto, Gyan ha calciato 4 rigori, ne ha fallito uno, il più importante, ovviamente sono momenti difficili, in cui le gambe tremano e i cuori battono a mille. La gloria e il Ghana erano distanti solo 11 metri, un nulla, era praticamene fatta ma ancora una volta la maledizione si è abbattuta sull'Africa.
L'Uruguay deve ringraziare Suarez, mai fallo e espulsione sono stati così “graditi” e importanti, se non avesse cacciato la palla con le mani sarebbe stata rete, ora il giocatore dell'Ajax salterà la semi con l'Olanda, così come Lugano, il risultato sembra scontato ma la celeste il suo mondiale lo ha già vinto ritornando a disputare una semifinale dopo 40 anni da quel 1970 in Messico.

Oggi alle 16:00 il quarto più importante e più atteso, Argentina-Germania, da sempre una classica mondiale, i giorni precedenti sono stati caratterizzati da dichiarazioni pepate. Tra le due c'è una forte rivalità, agli argentini brucia ancora la finale di Italia 90' decisa da un rigore inesistente per i tedeschi. Maradona continua a sparare a zero sugli arbitri dimenticando quello di Rosetti, da cafonaggine pura il paragone tra l'assistente di Spagna-Portogallo e Andrea Bocelli, Diego rispetto al nostro tenore è il nulla, pensa di aver vinto il mondiale, noi pensiamo che oggi vinca la Germania ,non per la storia del polpo, ma perché è più squadra degli argentini che sono fortissimi in attacco, ma i tedeschi non sono da meno.
Alle 20:30 Paraguay-Spagna sarà solo una partita formale per gli spagnoli in attesa di sapere se sfideranno argentini o tedeschi in semifinale.

A domani Waka Waka.

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